Sì, è proprio così, l’incredibile storia di una coppia inglese che aveva comprato una statua per abbellire il proprio giardino, senza rendersi conto che si trattava di un capolavoro artistico del Canova.
Era un’opera perduta che avevano pagato 6mila euro. L’annuncio della casa d’aste Christie’s, che la venderà a luglio, parla di un vero miracolo. Era stata comprata vent’anni fa a un’asta di statue da giardino.
Una statua miracolosa
Tutto potevano aspettarsi tranne di ritrovarsi in casa un pezzo di storia dell’arte. Si tratta della Maddalena giacente di Antonio Canova, creduta persa per circa un secolo. La casa d’aste Christie’s la batterà all’asta nel luglio di questo anno, per un valore stimato tra i 6 e i 9,5 milioni di euro. Anche Mario Guderzo, eminente studioso di Canova, già direttore della Gipsoteca e del Museo Antonio Canova di Possagno e del Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa, parla di miracolo:
“È un miracolo che la Maddalena giacente, l’eccezionale capolavoro di Antonio Canova, sia stato ritrovato 200 anni dopo il suo completamento. Gli studiosi hanno cercato quest’opera per decenni, quindi la scoperta è di fondamentale importanza per la storia del collezionismo e la storia dell’arte”.
Questo capolavoro del Canova testimonia l’intenso processo creativo dello scultore italiano che fu un testimone fondamentale del suo tempo. Era fedele a Papa Pio VII, ricercato da Napoleone, amato dal sovrano inglese Giorgio IV e stimato dal mondo del collezionismo europeo. La Maddalena giacente è composta da un marmo di grande valore storico e di grande bellezza estetica, prodotta dal Canova negli ultimi anni della sua attività artistica e della sua vita.
Una statua dimenticata
La Maddalena giacente rappresenta l’estasi di Maria Maddalena. Fu il primo ministro britannico di quel tempo, Robert Jenkinson, che la commissionò al Canova. La statua fu poi venduta all’asta e acquistata da William Ward, Lord Dudley, e in una successiva vendita, sempre all’asta, passò a Sir Herbert Smith, e da allora l’attribuzione a Canova si perse.
Nel 2002 fu venduta in un’asta di statue da arredamento per esterni, dove venne comprata dagli attuali (e inconsapevoli) proprietari per il proprio giardino a un prezzo ridicolo. Donald Johnston, direttore del dipartimento di scultura di Christie’s, è estremamente entusiasta della scoperta. Per lui l’aver ritrovato l’opera del Canova in Gran Bretagna rappresenta la testimonianza dell’amore che i collezionisti britannici hanno sempre avuto per il lavoro del grande scultore neoclassico.
Dove si potrà ammirare?
Il capolavoro è stato esposto nelle sedi di Christie’s a Londra sabato 19 e domenica 20 marzo, per passare poi a New York (8-13 aprile), a Hong Kong (27 maggio-1 giugno) e tornare infine per tre settimane nella capitale inglese a giugno. In merito all’attribuzione, il direttore internazionale di scultura a Christie’s, Donald Johnston, descrive come si è capito che si trattava di un capolavoro:
“Il viso è assolutamente tipico di Canova ma ci sono anche altri elementi che lo determinano, come la maniera in cui sono realizzati i piedi, le mani, il modo in cui le dita hanno una sorta di dolce curva. Non ci sono dubbi che si tratti di una sua opera”.
Antonio Canova fu maestro indiscusso sia nelle sue doti compositive sia nella sua capacità di tradurre quelle composizioni in marmo. La Maddalena è il culmine dei suoi studi sulla forma umana con la sua languida grazia. Rappresenta la lunga esperienza che il Canova ebbe come intagliatore di marmo in Italia, richiamandosi direttamente al lavoro di un altro dei grandi prodigi italiani, Gianlorenzo Bernini (1598-1680). Quest’anno si celebra anche il bicentenario della morte del Canova: sarà un caso che la notizia sulla Maddalena sia uscita proprio ora? Il dubbio a noi rimane…