La medicina è un continuo campo minato in cui ogni errore può essere fatale. Nel passato però le cure non avevano la precisione di oggi anzi…
Ci sono alcune stranezze del passato che fanno sgranare gli occhi ai presenti. Ma il potere di rabbrividire è di sicuro una prerogativa delle cure mediche “strambe e vintage” che hanno sì dato la possibilità di sperimentare, ma al contempo messo in pericolo vite umane. Dei veri e propri trattamenti azzardati e inimmaginabili…
Ebbene sì il titolo non mente. Si tratta di un vero e proprio trattamento medico in uso nel ‘900. Infatti si usava somministrare ai neonati particolari sciroppi a base di morfina. Trattamenti lenitivi in grado di “contrastare” coliche, male ai dentini e soprattutto con la “magia” di far addormentare i piccini più attivi. Come se non bastasse, tra i banconi delle farmacie, era possibile trovare delle boccette “miracolose” per la prevenzione di varie patologie e disturbi mentali a base di (rullo di tamburi)… Acqua radioattiva! Per sopravvivere, poi, bastava “salvare” – secondo l’opinione del tempo – l’ultimo organo del corpo a funzionare prima di morire. Si tratta dell’intestino e della pratica assurda di soffietti rettali, veri e propri clisteri a base di fumo. Un’altra bizzarria era quella di usare “simpatici” animaletti quali le sanguisughe per succhiare via il sangue sporco e infetto. L’utilizzo di questi parassiti era in uso già dal ‘700. Quest’ultima resta una soluzione ancora in uso in alcune zone del mondo.
Si consiglia ai deboli di stomaco di non leggere. Ebbene l’urino-terapia è stata ed è ancora una pratica diffusa (con tanto di forum, gruppi di discussione e “seguaci” accaniti). Si tratta di bere la propria “pipì” pensando di fare bene all’organismo e contrastare problemi fisici di diversa natura. Nessuno studio conferma l’efficacia, anzi. Nulla di più sbagliato che reintrodurre nel proprio corpo una sostanza “rifiuto”, appunto espulsa per essere eliminata. Passiamo ai vibratori. Parlando sempre di “affari simili”, anche le polveri di cadaveri venivano usate per allievare disturbi come mal di testa. Alcuni pastrocchi a base addirittura di ossa e sangue. In certe zone diffusa anche la pratica del cannibalismo per purificarsi o rendere più virili. Passiamo al lettosesso. I lettori di oggi associano i dildo al piacere maschile e femminile. In commercio se ne trovano di tutti i tipi, materiali e funzioni. Purtroppo la loro nascita non è associata allo scopo di far raggiugere l’orgasmo, ma curare l’isteria femminile, attacchi nevrotici nelle donne “causati” da uno scorretto funzionamento uterino.
Pomate al mercurio. Si perde nella memoria del tempo l’uso delle pomate a base di mercurio per curare malattie come la sifilide. Si tratta di unguenti a base di un metallo liquido, tossico per il nostro organismo. Per i disturbi psichici veniva adottato anche un altro metodo – che, più che essere medico sarebbe da definirsi come tortura, -. Si tratta dell’uso di speciali sedie rotanti sulle quale venivano legati i pazienti dopo aver loro somministrato farmaci e lassativi e fatti roteare in aggiunta di altre pratiche come acqua ghiacciata. Un’altra pratica molto singolare era la trapanazione del cranio senza alcun tipo di anestesia. Questa operazione veniva effettuata con i pazienti del tutto svegli e aveva lo scopo di far fuoriuscire spiriti maligni.
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