Luke Ruehlman, il bimbo che ricordava la sua vita precedente

La fede buddhista e quella induista credono nella reincarnazione, ovvero nel ciclo continuo di trasmigrazione dell’anima in nuovi corpi. Come prova a sostegno di questa credenza si tirano spesso in ballo quelle esperienze chiamate flashback, attraverso cui alcune persone ricordano dei momenti di una loro vita passata. È quello che è capitato a un bimbo chiamato Luke.

Dai tre ai cinque anni, Luke Ruehlman ha ricordato la sua vita precedente con estrema precisione. Ma com’è possibile?

Il piccolo Luke, testimone della reincarnazione? (captured) – curiosauro.it

Luke e la reincarnazione

Il fatto è venuto a galla a Cincinnati, in Ohio, intorno al 2015 e ha fatto presto il giro del mondo. Pare infatti che il piccolo Luke, a soli tre anni, avesse cominciato a sconvolgere i suoi genitori Nick Ruehlman ed Erika affermando strane frasi. Del tipo: “Prima di essere un bambino, avevo i capelli neri”. Poco dopo confessò a sua madre di ricordare di essere stato una donna e di aver posseduto molti orecchini. Spesso pronunciava il nome Pam. Tutti i suoi giocattoli venivano battezzati così… I genitori, almeno all’inizio, hanno dato poco peso a quei comportamenti. Ne erano spaventati, ma cercavano di rispondere razionalmente ai fatti: dopotutto avevano a che fare con un bambino!

Dopo due anni, quando il piccolo aveva ormai cinque anni, la madre gli chiese: “Chi è Pam?”. E così Luke le rispose: “Pam ero io. Sono morta, sono andata in paradiso, ho visto Dio che alla fine mi ha rimandato qui come Luke”. La donna preoccupata domandò al figlio se si ricordava come fosse morta Pam. Luke le disse con estrema naturalezza che c’era stato un incendio e che lei era saltata giù dall’edificio in fiamme. L’edificio era alto, e la città era grande.

Chi era Pam?

La ruota della vita secondo il Buddhismo (wikipedia) – curiosauro.it

La donna cercò di non inquietarsi e cambiò argomento. Ma pochi giorni dopo tutta la famiglia Ruehlman seguì in tv un servizio su un’esplosione di un edificio. Luke cominciò a piangere, perché quella scena lo traumatizzava. Erika, allora, capì di dover approfondire la questione. Venne fuori il nome di una città: Chicago. Poi il piccolo citò l’anno 1993. Cercando su internet, i Ruehlman trovarono la notizia di una ragazza afroamericana di nome Pamela Robinson, che era morta in un incendio a Chicago nel 1993, saltando dalla finestra dall’Hotel Paxton in fiamme.

Erika mise alla prova il figlioletto: gli chiese di che colore aveva la pelle Pam. Luke, senza tentennamenti, le rispose “Ero nera!”. Subito dopo, Erika stampò alcune fotografie a caso, prese dal web, e lì in mezzo ce ne infilò anche una di Pamela Robinson. Le mostrò al piccolo. E Luke riconobbe subito il volto di Pam…

La famiglia di Luke è finita sui giornali e in TV. Molti esperti si sono pronunciati, spiegando il comportamento del bambino come una suggestione o come una prova concreta di reincarnazione. Col tempo il bambino ha perso quasi tutti quei ricordi. Il caso è stato rubricato come un mistero, una bufala o un caso limite, a seconda della sensibilità di chi l’ha trattato.

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