Esiste un legame genetico fra endometriosi e cancro alle ovaie? Secondo uno studio australiano sarebbe possibile rintracciare e definire una stretta connessione fra queste due patologie. È dunque arrivato il tempo di studiare sul serio e con metodo questo disturbo spesso sottovalutato. Possiamo trovare una cura?
Grazie a questa ricerca condotta dagli studiosi dell’Università del Queensland, con cui si sottolinea un legame genetico causale fra l’endometriosi e il cancro alle ovaie, la scienza potrebbe presto sviluppare potenziali farmaci per la cura di questa patologia.
Endometriosi, di cosa si tratta?
Marzo è il mese dedicato alla consapevolezza dell’endometriosi, una patologia ginecologica da non sottovalutare, su cui aleggiano ancora molti falsi miti. Il dolore pelvico cronico connesso a forti disturbi durante il ciclo mestruale o durante i rapporti sessuali viene spesso considerato come un effetto “normale” della pubertà femminile. Ma non è così. Questo e altri sintomi, spesso sottovalutati, potrebbero indicare l’inizio o lo sviluppo dell’endometriosi. Una patologia di cui soffrono tantissime donne.
Secondo il Ministero della salute, solo in Italia, sarebbero tre milioni le donne toccate da questa malattia. Dunque soffrono di endometriosi il 10-15% delle donne in età riproduttiva. Nel mondo il numero salirebbe a centosettanta milioni. E si sa che questa patologia, se sottovalutata, può portare all’infertilità e a gravi problemi di salute.
La malattia endometriosica va intesa come un’infiammazione cronica benigna degli organi genitali femminili e del peritoneo pelvico. La causa di quest’infiammazione è la presenza anomala in sede genitale di cellule endometriali che, in condizioni normali, dovrebbero trovarsi solo all’interno dell’utero. L’infiammazione porta il tessuto endometriale a posizionarsi in sedi diverse da quella fisiologica. Il problema è che questa patologia è spesso asintomatica. Quando è sintomatica, pazienti e medici sottovalutano anche i suoi effetti evidenti.
Cause e rimedi
Non sappiamo ancora con certezza come si sviluppi questa condizione. Una delle ipotesi più accreditate concerne il passaggio di frammenti di endometrio dall’utero all’addome. Tale passaggio potrebbe essere causato dalle contrazioni uterine che avvengono durante la mestruazione. Questa ipotesi, comunque, non esclude altre possibilità…
In pratica l’infiammazione si può sviluppare anche con caratteristiche istologiche o per la stimolazione ormonale. Contribuisce anche la funzionalità del sistema immunologico che ne permette l’impianto, creando successivamente uno stato infiammatorio cronico.
Se diagnosticata, l’endometriosi può essere curata con farmaci a base di progesterone o con associazioni estro progestiniche (pillola anticoncezionale). Questi farmaci eliminano di sicuro la sintomatologia dolorosa. Poi c’è la chirurgia.
Lo studio australiano
I risultati della ricerca australiana sono stati pubblicati sulla rivista Cell Reports Magazine. Gli studiosi hanno individuato nuove regioni genetiche che potrebbero potenzialmente essere indicate per trattare l’endometriosi e il cancro ovarico epiteliale. Per arrivare a ciò i ricercatori hanno comparato i genomi di quindicimila donne con endometriosi e di venticinquemila donne con cancro alle ovaie.
Così lo studio ha permesso di stabilire che le donne affette da endometriosi hanno più elevate possibilità di sviluppare il cancro ovarico. La media è di una donna su cinquantacinque, in rapporto con un rischio stimato di cancro ovarico di una su settantasei.
Insomma, la malattia endometriosica è una patologia diffusa e seria, ma riceva da sempre scarsa attenzione. I ricercatori sono convinti che la loro scoperta genetica porterà allo sviluppo di nuove terapie per trattarla.