Siamo soliti fare ironia sugli americani, gli anglosassoni e soprattutto sui francesi, che non usano il bidet. Ma sapete chi ha inventato questo prezioso sanitario?
La storia del bidet è lunga e affascinante. E anche se l’uso di questo dispositivo igienico è diffuso soprattutto nei Paesi mediterranei (Italia, Grecia, Spagna), la sua origine è extramontana, ossia francese.
Bidet: dov’è nato e quando
Il nostro amato bidet è comparso nel XVIII secolo. Prima di allora, in tutta Europa l’igiene intima non era una preoccupazione così stringente. In Italia siamo abbastanza affezionati a questo oggetto. E critichiamo aspramente tutte quelle nazioni barbare in cui il bidet non è considerato un accessorio necessario. Ma c’è un mito da sfatare: l’inventore di questo sanitario non fu un italiano.
L’oggetto comparve in Francia all’inizio del 1700. I nobili lo definivano come “sedia di pulizie” e non riuscivano a farne a meno. Era una specie di moda. A inventarlo fu Christophe Des Rosiers. E sappiamo anche dove fu installato il primo bidet della storia! Presso la residenza del Primo Ministro francese, ma a uso della signora di casa, ovvero madame De Prie.
La reggia di Versailles contava addirittura un centinaio di sedie di pulizie. Ma questi oggetti non ebbero vita lunga. La moda si arrestò. Dopo una decina d’anni dal grande lavoro idraulico la reggia perse tutte le sue sedie speciali. Per quale motivo? Perché nessuno le usava. E anche perché i preti erano contrari. Lavarsi troppo era considerato un peccato. E si aveva timore che l’igiene intimo potesse indurre uomini e donne a impure esplorazioni del loro corpo… Inoltre, l’oggetto fu presto associato al lavoro delle peripatetiche e all’arredamento delle case chiuse.
Pulirsi o andare a cavallo?
Il nome “bidet” fu pensato proprio dall’inventore del dispositivo, in relazione al nomignolo con cui i francesi chiamavano i cavallini. C’entrava, ovviamente, la posizione che si assume quando si è seduti sul sanitario.
Il successo del bidet in Italia si deve ai Borbone. I re di Napoli dotarono di nuovi sanitari tutte le loro regge. E presto ne migliorarono la forma e la funzionalità. Comparvero dispositivi in fine porcellana e in ceramica. E poi i nobili e i borghesi napoletani imitarono i re…
Dobbiamo quindi ringraziare la regina di Napoli Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, che volle un bel bidet nel suo bagno personale nella reggia di Caserta. Di sicuro la regina non era spaventata dalla cattiva fama dell’oggetto… E così, velocemente, questo sanitario si è diffuso in tutta Napoli. Per conquistare l’Italia il dispositivo ha dovuto invece aspettare il secondo Dopoguerra.