Diversi studi testimoniano quanto la dieta mediterranea riesca a prevenire o a ritardare gli effetti del deterioramente cognitivo legato all’invecchiamento.
Il Clinical Nutrition ha pubblicato un articolo dove si sottolineano gli effetti benefici della dieta mediterranea, che renderebbe il cervello più lucido e più in salute.
Studio sulla dieta mediterranea
Uno studio spagnolo ha per tre anni testato e seguito quasi 500 volontari, metà uomini e metà donne, con un’età media di 65 anni. Questi soggetti dovevano soddisfare almeno tre criteri legati alla sindrome metabolica, come:
- Essere in sovrappeso o obesi.
- Soffrire di ipertensione.
- Essere iperglicemici.
- Possedere un eccesso di grasso intorno alla vita.
- Avere bassi livelli di colesterolo buono (HDL).
- Avere alti livelli di trigliceridi.
Dopo tre anni di osservazione e con i conseguenti test neuropsicologici, i ricercatori hanno osservato che esiste un legame tra la dieta mediterranea ipocalorica e un miglioramento cognitivo, influenzato anche dalla perdita di peso grazie alla maggiore attività fisica. Silvana Hrelia, professoressa ordinaria di Biochimica all’Università degli studi di Bologna, afferma che:
“ La dieta mediterranea è ricca di vitamine e minerali che svolgono un ruolo antiossidante, antinfiammatorio e detossificante di primo livello: sono il primo scudo difensivo che agisce non appena si manifesta uno stress ossidativo”.
Caratteri e punti di forza della dieta mediterranea
Questa è una dieta ricca di nutraceutici, molecole che hanno bisogno di tempi lunghi per offrire una protezione adeguata al nostro corpo. Il loro scopo è quello di raggiungere il DNA e indurlo a esprimere geni protettivi in grado di favorire la sintesi di enzimi antiossidanti, antinfiammatori e detossificanti. I principali integratori nutraceutici svolgono delle funzioni fondamentali per l’organismo e in particolare servono per:
- Rafforzare il sistema immunitario.
- Regolarizzare le funzioni gastro-intestinali.
- Supportare l’organismo durante l’attività fisica.
- Ridurre notevolmente i rischi di insorgenza di patologie cardiovascolari o di natura degenerativa.
- Ritardare il processo di invecchiamento.
- Prevenire le malattie croniche.
- Contribuire a migliorare alcune funzioni corporee.
Alcuni nutraceutici, poi, attraversano la barriera ematoencefalica e inducono il cervello a produrre quelle difese che lo proteggono dagli attacchi dei radicali liberi. Questo favorisce anche la sintesi di molecole, come le neurotrofine, che aumentano la plasticità sinaptica, l’attenzione e la memoria.
Quali i cibi da preferire?
I medici dicono che bisognerebbe tornare alla dieta che seguivano i nostri nonni, che è da considerarsi la vera mediterranea: povera di cibi animali e ricca di verdura e frutta di stagione! Da prediligere anche:
- Legumi.
- Cereali integrali (farro e orzo).
- Olio extra-vergine di oliva.
L’abbondanza di fibre in generale favorisce la salute dell’intestino e l’olio è un antinfiammatorio naturale. Per quanto riguarda, invece, il rapporto tra la dieta mediterranea e le funzioni cerebrali è fondamentale capire da cosa dipende innanzitutto l’invecchiamento del cervello. L’80% dei fattori che provocano questo è dato dallo stress ossidativo causato dai radicali liberi, il 20%, invece, riguarda cause genetiche o traumatiche.
Le principali forme di decadimento cerebrale sono la demenza senile, di orgine vascolare, e l’Alzheimer/Parkinson per i quali è fondamentale la prevenzione. La dieta mediterranea, oltre dare benefici a livello cerebrale, protegge anche da:
- Ipertensione.
- Sindrome metabolica.
- Diabete.
- Malattie che predispongono al danno cerebrale.
Importante è anche l’attività motoria, come camminare, nuotare e salire le scale, che produce piccole quantità di radicali liberi che hanno un ruolo di biosegnalazione e di attivazione delle difese antiossidanti endogene.