Il Governo russo sta portando avanti un piano di reazione per allentare le regole sulla proprietà intellettuale e il copyright. Il fine manifesto sarebbe quello di superare i vincoli più stringenti di uso e sfruttamento imposti dai diritti dei titolari dei brevetti occidentali. In questo modo Putin intenderebbe contrastare l’impatto delle sanzioni occidentali.
A inizio marzo 2022 il Governo russo ha annunciato che le aziende nazionali non avranno più l’obbligo di pagare i titolari di brevetti dei Paesi che hanno sanzionato la Russia.
Insomma, niente più vincoli per l’uso della proprietà intellettuale straniera. Il presidente Putin vuole spezzare anche i limiti imposti dal copyright di opere artistiche e creative.
Putin contro la proprietà occidentale dei brevetti e il copyright
Secondo quanto riportato dai giornali di Stato, la Russia avrebbe intenzione di allentare tutte le leggi sul copyright. L’obiettivo di Putin è quello di rispondere alle sanzioni imposte dalle nazioni occidentali con una contromossa fiscale. Ciò significa che le aziende russe potranno usare brevetti stranieri senza corrispondere denaro agli autori e ai titolari dei diritti.
Secondo i media russi la scelta del Governo è legittima e ben ponderata. Ma in Occidente si è già levato un coro di proteste. In molti analisti pensano che questa politica possa di fatto legalizzare la pirateria e la contraffazione. Sono a rischio anche i diritti di film, videogiochi, programmi TV e altri prodotti mediatici. La proposta è giunta dal Ministero dello Sviluppo Economico russo. Dal punto di vista russo, l’allentamento della legislazione sulla pirateria sarebbe necessaria per aggirare le sanzioni.
In pratica, la politica sta valutando la possibilità di revocare le restrizioni all’uso della proprietà intellettuale contenuta in determinati beni, la cui fornitura alla Russia è limitata. Di sicuro questa mossa potrebbe attenuare l’impatto delle sanzioni. Si tratta, in sintesi, di rispondere ai blocchi sul commercio, alla carenza di beni e servizi dovuta alle nuove sanzioni dei Paesi occidentali.
Risposta alle sanzioni
Secondo i media locali russi, molto presto, quindi, le aziende nazionali non avranno più alcun obbligo di pagare i titolari di brevetti per l’uso della proprietà intellettuale. E questo procedimento riguarda anche l’Italia, dato che anche il nostro ha sanzionato la Russia. Non si tratta di minacce o di voci infondate. Anche il quotidiano statale Rossiyskaya Gazeta ha spiegato che le nuove leggi consentono ai russi di utilizzare contenuti, brevetti e innovazioni provenienti da Paesi ostili senza pagare per utilizzare la loro proprietà intellettuale.
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Anche i film potranno essere allegramente piratati? La risposta è sì. Per questo a Mosca gli utenti potrebbero presto sbloccare la suite del torrent RuTracker per aiutare i russi a piratare i film di Hollywood e le serie di Netflix.
Il caso Peppa Pig
Il piano politico russo contro il copyright ha già ottenuto una conferma legale. C’è anche chi sostiene che sia stato proprio questo precedente a dare il via alla guerra di Vladimir Putin contro i diritti d’autore europei e americani. Cos’è successo? Tempo fa il distributore del cartone animato Peppa Pig aveva denunciato un imprenditore russo che aveva creato una versione slava della celebre maialina. Si trattava di una chiara violazione dei diritti del format.
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Un giudice russo avrebbe però respinto le accuse, giudicandole azioni ostili degli USA e dei Paesi affiliati contro la Russia. Ecco perché il caso Peppa Pig potrebbe davvero aver aperto la strada a nuove e sistematiche violazioni del copyright e della proprietà intellettuale sul territorio russo.