Sarà situata in uno scenario mozzafiato del nostro pianeta, con precisione l’isola caraibica olandese Curaçao. Si tratterà della più grande stazione di ricerca subacquea al mondo. Immersa nelle magiche insenature, Curaçao offre un’inestimabile barriera corallina. Un posto magico che è rinomato per le sue spiagge, la fitta vegetazione e le specie di animali che la popolano.
A largo della costa di questa isola – lunga 65 km e larga 11 km – sarà localizzato il Progetto Proteus. Circa 1200 metri quadrati pronti ad accogliere ricercatori di tutto il mondo che studiano i cambiamenti del clima e le trasformazioni e i movimenti dell’oceano e nell’oceano.
Uno “studio” in mezzo all’oceano, una vera e propria palafitta di ricerca a due piani organizzata al meglio per l’analisi del mare.
Una stazione di ricerca del tutto eco-sostenibile
Si tratterà di una stazione di ricerca del tutto eco-sostenibile. Infatti la produzione di energia arriva da fonti di energia rinnovabili. Sarà infatti sfruttata l’energia eolica, solare e marina, tutte trasformate in energia elettrica che alimenterà la struttura di ricerca.
Quest’ultima avrà al suo interno laboratori, alloggi personali e una piscina che dà direttamente sul fondo dell’oceano. Quest’ultima sarà un vero e proprio occhio di osservazione per gli specialisti del settore.
Lo studio per la salvaguardia delle specie marine e della barriera corallina
Il progetto avrà lo scopo di preservare il mare e tutte le sue creature. Un vero e proprio laboratorio di ispezione e osservazione in mezzo all’oceano che vedrà coinvolto un team di scienziati affiancati da tecnici ed esperti che registreranno tutte le scoperte.
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Ci sarà la possibilità di sviluppare nuove tecniche che permetteranno di preservare al meglio la barriera corallina e le specie marine, soprattutto quelle a rischio estinzione.
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Inoltre si capirà come contribuire al contrasto dell’inquinamento, soprattutto delle microplastiche che mette a repentaglio la vita delle biodiversità dell’intero pianeta.