L’Universo è un posto infinito, dove le stelle e gli altri sistemi si trovano a milioni di anni luce di distanza. Tuttavia, a poco più di 4 anni luce da noi possiamo trovare la nana rossa Proxima Centauri e, poco più lontano, a 4,37 anni luce, un sistema binario di stelle simili al Sole: Alpha Centauri AB. E se qui ci fosse un pianeta?
Un recente studio ipotizza la presenza di un ipotetico mondo roccioso che potrebbe essere abitabile. Le analisi dimostrano che questo pianeta avrebbe caratteristiche molto simili alla Terra, e questo entusiasma gli scienziati.
Sarà la volta buona che l’umanità potrà traslocare da un’altra parte? Alcuni ci sperano, soprattutto viste le condizioni in cui il nostro pianeta versa al momento.
Un nuovo pianeta per noi
Se esiste questo pianeta lo potremmo scoprire grazie a uno studio condotto dal planetologo Haiyang Wang dell’ETH Zürich in Svizzera. Lo scienziato, studiando la chimica delle due stelle, ha dedotto la composizione di un ipotetico mondo roccioso nella zona abitabile del sistema binario.
“L’analisi offre un nuovo approccio su quello che possiamo aspettarci per i pianeti delle dimensioni della Terra nelle zone abitabili nel vicinato solare“.
I ricercatori hanno chiamato il mondo α-Cen-Earth che avrebbe un aspetto molto simile alla Terra. Stiamo parlando di un mondo con un mantello roccioso e una capacità di stoccaggio dell’acqua simile a quella del nostro pianeta. Inoltre, sarebbe pieno di silicati con una buona proporzione di minerali di carbonio, come diamante e grafite.
Alpha Centauri AB è un sistema binario che rappresenta la coppia di stelle più vicine alla Terra, e al momento l’unica a cui possiamo pensare di avvicinarci (la distanza è di 4,2 anni luce che sono circa 40.000 miliardi di chilometri). Nonostante la distanza possa sembrare fattibile, in realtà con le tecnologie attuali impiegheremmo da 60.000 a 100.000 anni per raggiungerlo. A questo punto ci si domanda se l’umanità riuscirà mai a mandare umani su Alpha Centauri!
Potrebbe esistere davvero questo pianeta?
L’analisi dettagliata fatta dagli scienziati offre un nuovo approccio di indagine su ciò che possiamo aspettarci per i pianeti delle dimensioni della Terra nelle zone abitabili vicino a noi. L’esopianeta, preso in esame dallo studio, potrebbe anche avere un nucleo di ferro leggermente più grande di quello terrestre, con una minore attività geologica e senza tettonica a placche, il che potrebbe renderlo più simile a Venere.
In questo sistema ci sono tre stelle, due molto simili al Sole, mentre la terza è una nana rossa chiamata Proxima Centauri, orbitata da due pianeti. Uno di questi è Proxima b, un pianeta delle dimensioni della Terra che giace nella zona abitabile della sua stella. A causa della distanza dalla stella e dalla grandezza del corpo celeste simile alla Terra, si pensa che su Proxima b ci possa essere la vita.
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Gli umani riusciranno un giorno a raggiungerlo?
L’umanità, come abbiamo già spiegato in precedenza, non ha molti modi per raggiungere il sistema stellare più vicino alla Terra: mancano le tecnologie adatte al momento. Zack Estrin, regista di Lost in Space, ha dichiarato durante un’intervista
“Se volessimo che gli umani andassero davvero lì, dal punto di vista tecnologico attuale, non sarebbero davvero vivi nel momento dell’arrivo“.
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L’unico modo per riuscire nell’impresa sarebbe quello di inviare navi generazionali, dove i futuri coloni vivranno per generazioni all’interno della nave per poi, infine, arrivare sul pianeta. Prima di ciò occorre sapere, però, se il pianeta sarà in grado o meno di ospitare la vita.
