L’anno scorso il sito genealogico MyHeritage ha sorpreso il mondo con Deep Nostalgia, un programma online studiato per dar vita alle vecchie foto. Si trattava in pratica di una simulazione per rendere animati ed espressivi i volti di antichi ritratti e di scatti fotografici. Ora, però, l’AI ha fatto un grosso passo avanti. Oltre ad animare una vecchia foto per una decina di secondi, possiamo anche farla parlare. Come? Grazie a LiveStory…
LiveStory permette di creare dei video abbastanza lunghi in cui le persone fotografate (i soggetti delle immagini) raccontano la loro storia, con audio sincronizzato sul movimento delle labbra. Questa è la grande novità introdotta dal sito MyHeritage.
Il sito, insomma, invita i propri utenti a far parlare le foto di famiglia. Per sperimentare quest’esperienza, basterà caricare la foto di un antenato. Poi l’AI farà tutto da sola: la animerà e la convertirà automaticamente in un fantastico video biografico parlante.
MyHeritage è un social network israeliano, utile per caricare e scoprire i propri antenati o per conoscere le parentele di personaggi storici. L’anno scorso il sito ha reso disponibile la app Deep Nostalgia, che tramite un algoritmo di intelligenza artificiale permetteva di animare le vecchie foto con espressioni incredibilmente umane. La tecnologia alla base di quell’app era fornita dal progetto israeliano D-ID. Dopo aver analizzato un volto, l’AI lo faceva muovere in modo estremamente naturale, facendogli sbattere le ciglia, muovere gli occhi, il collo, e così via. I video di Deep Nostalgia durano pochi secondi e venivano benissimo sulle vecchie fotografie non molto dettagliate e in bianco e nero con uno sfondo uniforme.
Ora però il sito sta lanciando una nuova app: LiveStory. Un programma che va parecchio oltre la meraviglia di Deep Nostalgia. LiveStory, infatti, non solo crea un video animato a partire da una foto, ma riesce anche a dar voce al soggetto ritratto: lo fa parlare. Proprio così. Il fine è quello di far raccontare una storia al soggetto della foto. Quindi la clip è completa di audio, con sincronizzazione labiale. Il soggetto può anche presentare dei documenti, per esempio delle vecchie foto.
La tecnologia alla base di LiveStory è la stessa che guida Deep Nostalgia, ma ora la potenza di calcolo e di modifica è ampliata. Gli algoritmi del servizio analizzano l’immagine caricata, colgono le sue caratteristiche salienti, mappandole sul video. L’animazione rende poi possibile l’impressione del movimento.
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Passo successivo: un generatore di voci sintetiche crea anche una narrazione basata sulle informazioni nel profilo della persona, oppure è possibile creare uno script originale, partendo da zero. MyHeritage propone agli utenti anche la possibilità di poter caricare la propria registrazione audio.
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C’è chi si spaventa e chi si lascia commuovere. Queste app, infatti, riescono a essere tanto toccanti e divertenti quanto inquietanti. Ma se Deep Nostalgia è diventato virale l’anno scorso, è quasi certo che LiveStory incontrerà un simile successo. Quindi abituatevi all’idea di veder parlare i morti.
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