L’industria militare della Corea del Sud è pronta a sviluppare un esercito o, per meglio dire, un enorme sciame di insetti robot. A cosa serviranno questi dispositivi robotici microscopici?
Gli insetti robot made in Corea del Sud
La notizia arriva da un comunicato stampa ufficiale diramato dell’agenzia per lo sviluppo tecnologico militare della Corea del Sud, il Korean Research Institute for Defense Technology Planning and Advancement (KRIT). In pratica, il Paese asiatico sta cercando di sviluppare micro-robot, ispirati agli insetti. Si tratta di minuscole componenti robotiche specializzate in ricognizione in territori nemici e in missioni di sorveglianza e spionaggio. Ma perché la Corea del Sud vorrebbe sviluppare proprio dei robot insetti? Non sarebbe meglio puntare su componenti più massicce e militarmente funzionali? In realtà, questo settore della robotica dedicato alla creazione di dispositivi bellici microscopici o lunghi al massimo un paio di centimetri si presenta come il futuro dello spionaggio e delle azioni di sabotaggio. Pensate alle capacità e alle possibilità di un robot mosca: potrebbe intrufolarsi dappertutto, raggiungere qualsiasi luogo senza farsi notare e resistere a ogni attacco grazie alla sua incredibile agilità.
I robot, secondo i piani sudcoreani, dovrebbero avere le sembianze di formiche e api. Il progetto è appena iniziato, e quindi non disponiamo ancora di molti dettagli. Sappiamo solo che andrà avanti fino al 2027. Il finanziamento iniziale è spaventoso: il Governo della Corea del Sud investirà quasi trentamila miliardi di won, cioè venticinque milioni di dollari.
Le cinque fasi del piano coreano
Nell’ambito del progetto, la Corea del Sud ha già stabilito cinque passi principali. Si partirà dallo sviluppo di meccanismi per le operazioni basilari degli insetti robot. Poi gli ingegneri lavoreranno a sistemi di riconoscimento ottimizzati per robot in grado di sciamare (proprio come zanzare o mosche) e tecnologie per comunicazioni e reti stabili senza interruzioni.
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Successivamente, Seoul ricercherà componenti per creare nuovi sistemi di sensori in grado di consentire ai robot di comporre formazioni, e quindi muoversi collettivamente. La volontà è quella di creare uno sciame abile nel pianificare percorsi ed evitare ostacoli. Il tutto sarà gestito da una serie di algoritmi per allocare e assegnare compiti collettivi e individuali agli insetti robot.
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A occuparsi dello sviluppo di questi componenti sarà la principale società di difesa sudcoreana, cioè la LIG Nex1, con la partecipazione dell’Università nazionale di Seoul.
L’esercito sudcoreano e le agenzie governative, tra cui KRIT e l’amministrazione del programma di acquisizione della difesa, istituiranno anche un organo consultivo per decidere come, dove e perché usare questi robot.