Mascherine, l’uso costante di uno degli strumenti di prevenzione al Covid rischia di inquinare il nostro pianeta irrimediabilmente
In questi giorni la curva epidemiologica dei positivi al Covid si è di nuovo alzata. In aumento i casi e questo obbliga a non abbassare la guardia, anzi. Nonostante la cronaca nera della guerra Russia – Ucraina l’attenzione per la pandemia non deve spegnersi, anche per l’ingresso nel nostro Paese e in quelli vicini di profughi di guerra. A tal proposito l’Italia si sta muovendo nella direzione giusta all’insegna dell’accoglienza in piena pandemia: tamponi e vaccini e soprattutto l’uso di strumenti di prevenzione come gel disinfettante e mascherine. Proprio queste ultime sono da considerarsi un pericolo ambientale per il nostro pianeta: inquinano e bisogna capire come ridurre lo spreco e smaltirle.
OMS, ogni giorno miliardi di mascherine tra i rifiuti
Secondo le stime dell’OMS al giorno finirebbero nei secchi della spazzatura ben 3,4 miliardi di mascherine. Spesso queste ultime finiscono per essere smaltite in modo errato, pertanto bisogna chiarire dove devono essere gettate le mascherine. Esse costituiscono – ovviamente – rifiuti speciali. Pertanto sia le mascherine chirurgiche (in TNT) che le FFP1, FFP2 e FFP3 devono essere ben chiuse in sacchi dell’indifferenziata. Non bisogna assolutamente – alla stregua di altri rifiuti – abbandonare mascherine in giro soprattutto in parcheggi, nei pressi di ospedali o comunque in parchi e altre zone.
Tutti i rischi per ambiente, animali causati dai rifiuti del Covid
Non avevamo bisogno di ulteriori rifiuti per il nostro pianeta, questo è certo. Eppure l’uso quotidiano di mascherine, guanti, flaconi per detergenti e dispositivi come tamponi e kit vari sta letteralmente soffocando il nostro pianeta.
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Un’ invasione di microplastiche e rifiuti speciali che finiscono direttamente nei nostri mari e fiumi e inquinano enormemente. Per questo non bisogna disperdere nell’ambiente questi prodotti.
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Non solo il rischio di multa è dietro l’angolo, ma alta è la possibilità di uccidere animali innocenti che muoiono impigliati nei laccetti delle mascherine, ingeriscono queste ultime, tamponi e altri dispositivi che finiscono direttamente – nel caso dei prodotti ittici – sulle nostre tavole.
