Steve Francis del Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti ha consegnato a dei funzionari francesi uno strano dono. Si è trattato di un insieme di reperti che erano stati indebitamente prelevati dagli americani nel corso degli ultimi secoli. Tra i pezzi restituiti ci sono dei lingotti d’oro risalenti al XVIII secolo, una moneta d’oro di epoca romana e un teschio.
Durante gli incontri diplomatici è buona consuetudine scambiarsi dei doni. Ma i funzionari francesi in visita negli Stati Uniti, forse, non si sarebbero mai aspettati un presente del genere. Eppure, durante una cerimonia a Washington DC, nella residenza dell’ambasciatore francese Philippe Etienne, gli americani hanno voluto riconsegnare alla Francia alcuni strani reperti trafugati e indebitamente commercializzati. La ricerca storica su tutti quegli oggetti aveva infatti mostrato che provenivano dalla Francia.
I lingotti, per esempio, erano stati rubati da una nave. Per la precisione, furono saccheggiati dalla Prince de Conty, una nave che affondò vicino alla costa bretone nel 1746 durante il suo viaggio di ritorno dalla Cina. Non si sa come, quei lingotti erano finiti all’asta in California.
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Poi ci sono anche un teschio e a un’antica moneta romana. Anche questi pezzi stavano per essere venduti a dei collezionisti. Ma la polizia ha bloccato le transizioni e sequestrato i reperti… Il pezzo che più ci incuriosisce è ovviamente il teschio. Da dove viene?
A quanto pare, qualcuno aveva rubato quel teschio dalle catacombe di Parigi, per poi rivenderlo a un antiquario in Texas. A chi apparteneva quel teschio? Gli archeologi americani hanno soltanto capito che proveniva dalla Francia e dalle catacombe di Parigi. Sul resto indagheranno i colleghi parigini.
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La moneta è il pezzo più importante dal punto di vista archeologico. Secondo gli Stati Uniti è parte di un più grande deposito romano di manufatti rubati nel 1985 dagli scavi del largo del Golfo di Lava della Corsica. Ciò che sappiamo è che la moneta d’oro e altri oggetti sono stati venduti senza autorizzazione ufficiale. Una pratica assai diffusa negli Stati Uniti. Anche l’Italia ha molti conti in sospeso con musei e collezioni private americane, che negli anni hanno acquistato tantissimi reperti rubati di arte greca, etrusca, romana e medievale.
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Qualcosa, comunque, si sta muovendo. Nei mesi scorsi, per esempio, solo la città di New York ha restituito all’Italia duecento opere antiche rubate, per un valore di oltre dieci milioni di dollari!
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