A fine anno la stazione orbitante cinese Tiangong-3 sarà già pronta

La stazione spaziale cinese Tiangong-3 è quasi pronta. Secondo i media cinesi sarà operativa per la fine del 2022.

Un’illustrazione che rappresenta la stazione orbitante cinese (wikipedia) – curiosauro.it

Tiangong-3 pronta a entrare in attività 

L’agenzia spaziale cinese lanciò il primo modulo, conosciuto come modulo principale Tianhe (che significa “armonia dei paradisi”) il 29 aprile 2021. E da allora ci sono state già parecchie missioni sulla stazione, con e senza equipaggio. Ma presto, la CNSA lancerà anche i due moduli rimanenti, per poi agganciarli al Tianhe per creare una struttura a T.

La stazione spaziale Tiangong-3 orbiterà tra trecentoquaranta e quattrocentocinquanta chilometri di quota dalla superficie, in orbita terrestre bassa, e con un’inclinazione di 43°.  Questo per consentire lanci anche dal centro spaziale di Jiuquan, a Nord della Cina. Come anticipato, la stazione si comporrà di tre moduli: due laboratori e un core module. Ma c’è la possibilità di aggiungerne altri tre.

La Cina vuole fortemente che il Tiangong-3 si imponga come la struttura orbitante più importante e rilevante. L’obiettivo è quello di avere a disposizione la stazione spaziale più avanzata e ospitale di tutta l’orbita terrestre. Per questo tutti i moduli sono stati progettati per agevolare l’attività scientifica dei ricercatori nello Spazio, con laboratori, strumenti all’avanguardia e componenti super resistenti.

I due nuovi moduli sono il Wentian (“sogno dei paradisi”) e il Mengtian (“giro nei paradisi”). Entrambi progettati per ospitare gli esperimenti scientifici, arriveranno nello Spazio entro fine anno. Dopo che la struttura a forma di T sarà formata, i cinesi testeranno le funzioni e le prestazioni della stazione spaziale nel suo insieme. La speranza è che la stazione orbitante entri in attività prima del 2023.

Il progetto cinese

Tiangong-3, modellino della nuova stazione spaziale cinese (captured) – curiosauro.it

Come dicevamo, Tianhe, il modulo principale di Tiangong-3, è in orbita già da un anno. E al suo interno sono arrivati già i primi taikonauti (così si chiamano gli astronauti cinesi). Lo scorso giugno, infatti, la missione Shenzhou-12 ha condotto sulla stazione orbitante quattro ricercatori, poi rientrati a settembre. La successiva missione, Shenzhou-13, ha portato su Tiangong-3 la prima donna cinese, che poi si è lanciata in una spericolata operazione extraveicolare.

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Entro maggio, partirà il nuovo equipaggio, che si occuperà delle ultime fasi della costruzione della stazione orbitante. Arriveranno anche le navicelle cargo Tianzhou programmate per i rifornimenti. I nomi dei prossimi taikonauti, però, ancora non sono noti.

Assemblare la stazione non sarà uno scherzo. Solo quest’anno la Cina prevede di mandare in orbita centoquaranta veicoli spaziali con oltre cinquanta lanci su diversi tipi di razzi Lunga Marcia.

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Secondo l’agenzia spaziale cinese la stazione spaziale Tiangong funzionerà come approdo per i veicoli spaziali, centro d’avanguardia di ricerca, laboratorio permanente di operazioni umane in orbita e struttura di volo spaziale autonomo a lungo termine. La stazione si occuperà anche di test per nuovi veicoli per il trasporto in orbita di prossima generazione. Si svilupperanno poi applicazioni scientifiche e pratiche su larga scala.

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