L’Università di Pittsburg ha creato dei robot insetti specializzati nell’imaging e nella valutazione ambientale. A quanto pare, questi dispositivi possono raggiungere tutti gli ambienti, anche i più difficili, inserirsi nelle piccole fessure e sopravvivere in contesti estremi… La scienza rivaluta gli insetti e le loro meravigliose caratteristiche!
Robot insetti: la nuova frontiera dell’ingegneria
Questi piccolissimi robot sono in tutto e per tutto ispirati agli insetti. Ne imitano la forma, la struttura, le capacità meccaniche e i movimenti. Il principale responsabile di questo progetto è il dottor Ravi Shakar dell’Università di Pittsburgh. Secondo Shakar gli insetti sono modelli fenomenali: possono resistere in molti ambienti, adattarsi a spazi ristretti e non hanno in pratica confini. Volendo, arrivano dove vogliono. Ecco perché i robot appena sviluppati imitano queste creature.
I nuovi minuscoli robot insetti dovrebbero essere in grado di svolgere numerosi compiti di ricerca in spazi angusti e in ambienti difficili da raggiungere. Per esempio, potrebbero essere sfruttati per accedere in aree dove non è possibile praticare l’imaging classico o dove la valutazione ambientale è preclusa. Potrebbero raccogliere campioni di materia o di acqua nelle tubature o sottoterra.
Luoghi in cui gli uomini non possono arrivare
Queste nuove componenti robotiche, dunque, potrebbero essere utilizzate per accedere in tutti quei luoghi preclusi all’uomo. Esistono infatti tantissimi posti dove gli insetti resistono e gli uomini non possono. La ricerca di sviluppo si è appunto ispirata alle pulci, ai grilli, alle formiche trappola e altri piccoli insetti, studiandone i movimenti e la struttura. In questo modo hanno compreso che era meglio creare un robot che saltasse (come fanno gli insetti) e che non camminasse o gattonasse. Ecco perché gli insetti robot sono fatti con un muscolo artificiale polimerico.
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L’attivazione dei muscoli artificiali è di norma lenta e poco fluida. Imitando il movimento a scatti e salti degli insetti, invece, l’azione muscolare sembra molto più veloce e agile. La forma composita curva del muscolo polimerico consente a questi robot di caricarsi di energia e poi di scaricarla per muoversi. Poi, la struttura ad arco fa il resto. Appunto, funziona proprio come un arco da tiro. Il muscolo si tende e, quando scatta l’impulso, “scocca” il movimento desiderato.
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Gli sviluppatori parlano di un movimento versatile. In più questi robot insetti possiedono una struttura molto leggera: hanno all’incirca le dimensioni di un grillo. E quindi possono muoversi su superfici mobili come la sabbia con la stessa facilità con cui avanzano su supporti più duri. Sanno anche saltare sull’acqua!