Nonostante il primato alfabetico fra le vitamine, la vitamina A è forse quella di cui meno si parla. Non tutti sanno a cosa serve di preciso, dove si trova e quali sono i suoi benefici. Ecco dunque una breve ricognizione per conoscere meglio il retinolo e o suoi derivati.
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Vitamina A: retinolo, retinoidi e catotenoidi
Con il termine vitamina A indichiamo numerosi composti naturali e sintetici: il retinolo, i suoi derivati detti retinoidi e i carotenoidi. Questa sostanza fu scoperta nel 1913 da McCollum e Davis, che tuttavia non capirono bene a cosa servisse. Soltanto nel 1917 si collegò la mancanza di tale sostanza ad alcuni disturbi visivi e alla crescita dei bambini.
Sì, perché questa è la funzione principale della vitamina A: è fondamentale per la nostra vista in quanto componente della rodopsina, la sostanza presente sulla retina che dà all’occhio la sensibilità alla luce. In più, la vitamina A è utile per lo sviluppo e il rafforzamento delle ossa e dei denti. Da poco sappiamo che questo composto ha anche capacità antitumorali.
Perché si chiama A?
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La struttura precisa del retinolo venne identificata soltanto agli inizi degli anni ’30. Si tratta di un derivato isoprenico costituito da quattro molecole di isoprene. A questa molecola fu attribuito il suffisso A per distinguerla dalla già nota vitamina B. Ma quali sono le differenze tra queste due sostanze?
La vitamina A è liposolubile, mentre la B è idrosolubile. Anche la vitamina D è liposolubile, ma rivela una struttura differente: le sue molecole hanno strutture cicliche. In generale la A si trova in tre diverse forme: alcolica (retinolo), aldeidica (retinaldeide) ed acida (acido retinoico). In tutte le sue forme la molecola è funzionale nell’organismo umano, grazie a processi che aiutano la visione e la differenziazione cellulare.
Troviamo la vitamina A in alimenti di origine animale (latte e uova, soprattutto) e sotto forma di retinolo ed esteri del retinolo. Negli alimenti di origine vegetale abbiamo invece una maggiore concentrazione di carotenoidi, in particolare negli alimenti di colore giallo-arancioni (carote, zucche, pomodori, albicocche…).
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La carenza di tale sostanza può avere conseguenze gravissime sull’organismo. Come abbiamo detto è essenziale per la vista e per lo sviluppo corretto delle ossa. Senza retinolo si rischiano deformazioni e fragilità delle ossa. Scarsi livelli di retinolo possono portare anche a un aumento della mortalità materna in gravidanza. E non finisce qui. Molti studi rivelano che la secchezza della pelle e delle mucose respiratorie, digerenti e urinarie può dipendere da basse dosi di composti A. Potremmo anche sostenere che il retinolo è un ingrediente fondamentale per la bellezza.
Tossicità
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Attenzione, però: un’assunzione eccessiva di vitamina A può risultare tossica. Abusare di vitamina A può portare a delle intossicazioni anche serie. Molto diffusi sono i fenomeni di tossicità cronica, che comportano dolori muscolari, inappetenza o anemia. Nei casi di intossicazione acuta, possiamo subire emicrania, nausea, vomito, disturbi visivi e perdita di coordinazione.
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La tossicità da carotenoidi è più contenuta. Innanzitutto perché il loro assorbimento è modesto e diminuisce ancora in caso di alte dosi. In caso di sovradosaggio si può verificare la comparsa di pigmentazione giallo-arancione della pelle. In ogni caso, è bene sapere a cosa serve il retinolo e quali siano le sue funzioni, così come è importante non rischiare intossicazioni.