Il telescopio spaziele Euclid, progettato dall’agenzia spaziale europea e sviluppato da tecnici italiani, studierà l’evoluzione dell’Universo, la materia oscura e l’energia oscura. Gli astrofisici di tutto il mondo attendono quindi con ansia la messa in orbita di questo telescopio per poter studiare le sue osservazioni…
Euclid, il telescopio europeo presto in orbita
Il potente telescopio Euclid sarà dotato di un obiettivo Korsch anastigmatico a tre specchi, capace di sondare nello spettro visibile e nell’infrarosso. Lo specchio principale del telescopio ha un diametro di 1,2 metri, e la lente gravitazionale potrà sondare lo Spazio fino alla distanza di dieci miliardi di anni luce. Da queste componenti ci attendiamo la produzione di moltissime immagini “profonde” e di spettri, grazie alla lente con una risoluzione di 0,2 secondi d’arco, paragonabile per potenza di risoluzione al telescopio spaziale Hubble.
Il dispositivo raggiungerà un’orbita halo nel punto lagrangiano L2 del sistema Sole-Terra. Il modulo di servizio è stato realizzato a Torino dalla Thales Alenia Space.
La missione
Il telescopio spaziale nasce come progetto cruciale della missione spaziale Cosmic Vision dell’ESA. Insieme a Herschel e Planck Surveyor, è uno degli strumenti più all’avanguardia mai prodotti per l’osservazione in Europa. E molte sue componenti arrivano dall’Italia.
Gli ultimi test risalgono al 2019, e nel 2021 il telescopio e il modulo di servizio sono stati integrati. In questi giorni il telescopio è a Torino per l’ultima messa a punto delle componenti. Ora aspettiamo solo il lancio… Se tutto andrà secondo i piani, Euclid giungerà nello Spazio partendo dalla Guyana francese nel 2023, a bordo di un razzo Ariane 62 o Sojuz-ST.
Materia oscura
L’obiettivo principale del progetto Euclid è indagare l’espansione dell’universo negli ultimi dieci miliardi di anni. Osservando a una distanza così estesa di anni luce, potremo capire cosa è accaduto nel cosmo nelle passate epoche. La lente inquadrerà quindi galassie molto lontane e mai studiate in precedenza.
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Poi, tramite le lenti gravitazionali e le oscillazioni acustiche barioniche, ottenute dalle misurazioni delle galassie, lo strumento potrà generare un’immagine 3D della distribuzione di materia ordinaria e oscura in una buona parte dell’Universo. Dallo studio della storia dell’espansione speriamo di poter comprendere meglio l’energia oscura, la materia oscura e l’accelerazione causata da energia oscura ed eventuali variazioni.
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Euclid raccoglierà molte immagini e a ogni osservazione affiancherà uno studio dello spostamento verso il rosso, permettendo di risparmiare lunghi intervalli di monitoraggio. Per materia oscura intendiamo tutta quella materia che non emette radiazione elettromagnetica, rilevabile solo in modo indiretto attraverso i suoi effetti gravitazionali.