Astronauti scioccati per le cose viste nello spazio: ancora nessuno sa dare una spiegazione a questi fenomeni!

Gli astronauti, come è noto, vengono addestrati e testati sia fisicamente che psicologicamente prima di partire per le missioni spaziali. I candidati più coraggiosi, stabili e forti saranno pronti per lo spazio, quindi non c’è motivo per dubitare del loro lavoro e nemmeno di quanto raccontano. Soprattutto non c’è motivo di dubitare sulle esperienze strane o insolite che hanno vissuto e che hanno raccontato al loro ritorno sulla Terra. 

Cose pazzesche che gli astronauti vedono nello spazio – curiosauro.it

Nei panni degli astronauti

Immaginate per un secondo di essere da soli a centinaia di miglia di distanza dalla Terra e, all’improvviso, trovarvi a davanti agli occhi qualcosa di talmente strano da non poter essere spiegato. Questo è quello che è accaduto agli astronauti protagonisti delle storie a seguire. Uomini coraggiosi, che volano verso il mistero infinito dello spazio, non sapendo cosa aspettarsi dall’altra parte. Hanno solo una missione da portare a termine che, però, a volte li presenta davanti esperienze da vivere non pianificate e incomprensibili. Non è da tutti poter andare nello spazio, quindi gli astronauti sono gli unici a poter accedere a certi segreti dell’universo e a toccarli con mano.

Possono vedere cose spaventose, cose meravigliose, oppure vivere esperienze che cambieranno per sempre il loro modo di percepire la vita. Di seguito verranno riportate nove storie di esperienze straordinarie, vissute da alcuni degli astronauti più conosciuti al mondo. Verrà stilata una classifica delle situazioni più strane capitate negli ultimi anni… preparatevi a sentirne delle belle.

Cose pazzesche che gli astronauti vedono nello spazio – curiosauro.it

Gli astronauti tra musica e porte che bussano 

Una delle prime esperienze che vogliamo raccontare risale al 2003, ed è stata vissuta da Yang Liwei, il primo astronauta cinese ad andare sullo spazio a bordo dello Shanzhou 5. Era il 16 ottobre di quell’anno quando Yang sentì bussare, e il suono che avvertì era simile al rumore di un mestolo di ferro che qualcuno stava battendo con un martello di legno. La sua difficoltà fu capire da dove arrivava quel suono, se da dentro o da fuori la navicella. Non fu comunque l’unico ad avvertire quegli strani rumori, perché altri due colleghi li sentirono dopo di lui. Ancora oggi è rimasto il mistero su cosa fossero e da dove provenissero.

La seconda storia riguarda gli astronauti dell’Apollo 10 che, nel lontano 1969, iniziarono improvvisamente a sentire della musica strana diffondersi nelle loro cuffie. Stiamo parlando degli americani Thomas Stafford, comandante in carica, Eugene Sernan e John Young. Quando i tre si trovarono nel lato oscuro della Luna a fotografare i crateri sentirono improvvisamente questa strana musica nelle loro cuffie che durò circa un’ora. Ancora oggi nessuno è riuscito a capire da dove provenisse, anche se qualcuno afferma che si trattasse di interferenze delle onde radio con altre astronavi. I tre astronauti hanno battezzato questo fenomeno alieno come la prima musica spaziale.

Anche Yuri Gagarin, pilota sovietico, raccontò una storia legata alla musica. Si trovava su un volo infestato da una bellissima e strana melodia musicale che nessuno conosceva. Un anno dopo l’astronauta disse di aver sentito alla radio lo stesso pezzo che aveva udito durante la sua missione. Gagarin non era un intenditore di musica, soprattutto di una così elettronica mai sentita nemmeno in Unione Sovietica!

Le esperienze russe

Anche gli astronauti russi hanno visto qualcosa di straordinario nello spazio durante gli anni passati. Nel maggio del 1981 l’eroe dell’Unione Sovietica, il generale Vladimir Kovalonak, guardando fuori dall’oblò vide qualcosa di inspiegabile. Durante la Salute Mission raccontò che stava, insieme ai suoi colleghi, attraversando l’area del Sud Africa muovendosi in direzione dell’oceano Indiano. Stavano facendo tutti esercizi di ginnastica fino al momento in cui Kovalonak guardò fuori dall’oblò e vide qualcosa che andava contro ogni legge della fisica: un oggetto a forma ellittica sembrava muoversi verso di loro quando improvvisamente esplose in una luce dorata. Dopo uno/due secondi avvenne un’altra esplosione, dove apparirono due bellissime sfere e un fumo bianco.

Un altro cosmonauta sovietico Vladislav Volkov, dopo il suo primo viaggio nello spazio, condivise la sua esperienza con un ristretto gruppo di amici. Lui racconta di una forza molto potente che si impossessò della sua mente fino a portarlo ai ricordi di infanzia e alla casa dove aveva vissuto. Prese nota di tutto questo e lo mandò agli amici per condividere il tutto in presa diretta. L’esperienza vissuta gli permise di sentire indistintamente anche il suono dell’abbaiare del cane Husky che aveva da piccolo.

“Sembrava che l’universo mi stesse parlando e mi misi a piangere come un bambino… non si può spiegare un’esperienza del genere a chi non l’ha vissuta. Mi hanno riportato anche ai tempi dei dinosauri: ho sentito suoni e percepito sensazioni reali”. 

Purtroppo queste esperienze mentali hanno portato Volkov e il suo collega a cadere in una profonda depressione.

Un altro cosmonauta russo, Manorov, è riuscito a filmare con una macchina fotografica un UFO dopo 541 giorni nello spazio. Lo fece nel 1991 andando verso la stazione MIR, quando avvistò un oggetto a forma di sigaro. La registrazione del filmato durò circa due minuti e in questa era evidente quanto l’UFO brillasse e riuscisse a muoversi. Purtroppo in quella zona dello spazio non è stato possibile determinare se l’oggetto fosse vicino o lontano.

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Altre storie americane

Story Musgrave ha sei lauree, è un medico, un matematico, ha fatto parte del corpo dei Marines, ma soprattutto è stato un astronauta della NASA. Nonostante questo, anche lui nel 1994 ha parlato della sua esperienza con gli UFO.

“Ho visto un serpente nello spazio, era resiliente, aveva onde interne e ci stava seguendo da molto tempo. Più passi tempo nello spazio e più riesci a vedere cose straordinarie.

Un altro caso lo abbiamo nel 1975, quando l’ex capo del sistema comunicazioni della NASA scrisse nel suo libro che Armstrong, dopo qualche minuto che aveva messo piede sulla Luna, fu raggiunto da due UFO che gli si misero sopra la testa. Edwin Aldrin, collega di Armstrong, fece un sacco di foto che vennero pubblicate su People Magazine nel giugno del 1975. Oltre a questo, dopo l’allunaggio ci furono due minuti di assoluto silenzio radio, ma la NASA disse che si era trattato di un surriscaldamento di una delle due camere. Armstrong non ha mai commentato i fatti accaduti durante quella missione.

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Nel 2005 Leiro Chao, un astronauta americano, quando era capitano della stazione spaziale internazionale (rimase in carica per 6 anni e mezzo) vide delle luci strane. Stava piazzando delle antenne a 370 km dalla Terra quando gli accadde qualcosa di incomprensibile. Vide delle luci che si stavano disponendo in linea retta, le vide volare e questo gli sembrò terribilmente strano. Nessuno è ancora riuscito a dare una spiegazione.

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