Torino: la città esoterica. Il centro ufficiale della magia italiana, dove secondo molti interpreti e appassionati di misteri si addenserebbe un’energia occulta e paranormale incredibile e immediatamente percepibile.
Chi non crede alla magia, e non vuole o non sa riconoscere questo tipo di energie, può comunque ammirare nella città piemontese i tanti monumenti arricchiti da simboli esoterici.
Torino, città magica: come si è conquistata questa fama?
Secondo un’antica tradizione Torino sarebbe, assieme alle città di Praga e Lione, uno dei vertici del triangolo della magia bianca. In più, sarebbe anche uno spigolo nevralgico del triangolo della magia nera, con Londra e San Francisco. Ovviamente, questa leggenda attira nella città piemontese numerosissimi turisti: per gli appassionati dell’occulto la città sabauda è una tappa obbligata. Ma com’è nata e come si è sviluppata questa fama?
Dal punto di vista storico, alla base della maggior parte delle storie e delle suggestioni che rendono Torino un centro magico o legato a culti esoterici c’è solo superstizione. Vecchie leggende metropolitane, invenzioni letterarie o palesi bufale costruite per gioco o per incrementare il turismo legato alla magia si avviluppano in un intricato sistema di riferimenti e connessioni, che inspessendosi è diventato tradizione.
Ma al di là di ciò, Torino, come città e centro di cultura, è un luogo davvero ricco di tradizioni al limite fra razionale e irrazionale. Basti pensare alla Sacra Sindone. Oppure ai tanti edifici costellati da simboli massonici. O ancora, all’opera del sensitivo Gustavo Rol.
Piazza Castello e piazza Statuto
I due punti della città più studiati dagli appassionati sono piazza Castello e piazza Statuto. Piazza Castello è interpretata come il simbolo positivo della città. Sotto questa piazza, dove si snodano parecchie gallerie sotterranee, vi sarebbero tre grotte alchemiche, luoghi dotati di una straordinaria concentrazione di energia magica. Sempre a piazza Castello sorge il Palazzo Reale, che per maghi e stregoni è una sorta di antenna mistica: un epicentro dell’energia positiva. Anche il duomo e la Mole sono considerati punti di positività magica. Il Duomo della città custodisce non a caso la Sacra Sindone. La Mole è come un tempio che indica il cielo…
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Piazza Statuto, al contrario, è un fulcro su cui insiste tutta la negatività. Come mai? Perché in epoca antica, fin dall’imperatore Augusto, qui aveva sede una necropoli. Inoltre, nell’Ottocento, sempre in queste zone, venivano giustiziati i condannati a morte. In piazza, poi, c’è un monumento dalla fama assai ambigua: il Monumento ai Caduti del Fréjus dove si scorgono chiari simboli massonici e la chiacchierata stella a cinque punte: un inequivocabile riferimento demoniaco. Poco lontano da questo monumento c’è un piccolo obelisco con un astrolabio sulla sommità. Anche in questo punto potrebbe aver luogo il famoso vertice della magia nera.
Un altro sito legato alla magia nera è il Portone del Diavolo, in via XX settembre. Ci troviamo a Palazzo Trucchi di Levaldigi, oggi sede della Banca Nazionale del Lavoro. Secondo la leggenda, questa porta raffigurerebbe il volto di un apprendista stregone punito dal demonio per via della sua curiosità… troppo insistente.
Le ragioni storiche che hanno reso la capitale sabauda una città esoterica
Non possiamo negare che a Torino abbiano vissuto molti maghi e personaggi legati all’occulto. Oltre al già citato Gustavo Adolfo Rol (mentalista e sensitivo), in epoche passate passarono per Torino Nostradamus, Falcanelli, Cagliostro e il Paracelso. Secondo gli storici più attenti la fama esoterica di Torino sarebbe nata come voce screditante, promossa dai preti e dai vescovi durante il Risorgimento, per attaccare i Savoia. Ma anche a proposito di queste critiche, spesso superstiziose o politiche, è possibile rilevare qualche fragile elemento di realtà. I re sabaudi, infatti, furono massoni o comunque individui spesso interessati all’attività di associazioni spiritistiche o teosofiche.
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I simboli massonici sono presenti in molti palazzi torinesi. Poi, in alcune tombe del Cimitero monumentale di Torino, questi simboli diventano ancora più espliciti e inquietanti. Ma ci sono misteri e riferimenti esoterici in quasi ogni vicolo del centro storico. Ecco perché, da ormai una trentina d’anni, Torino promuove un vero e proprio turismo magico.