Le mucche, tramite le loro flatulenze, producono enormi quantità di metano. Un gas che influisce sul riscaldamento globale. Esistono però molte strategie per risolvere il problema. Quali sono?
Mucche e produzione di metano
I ruminanti e i bovini in particolare producono gas serra che incrementa il fenomeno del riscaldamento globale. L’apparato digerente dei ruminanti, è composto da tre prestomaci (rumine, reticolo, omaso) e da uno stomaco vero e proprio (abomaso). Nel rumine sono presenti miliardi di microbi deputati a spezzare le fibre vegetali. Questo lavoro produce il gas metano, che viene rilasciato dalle mucche attraverso rutti e sfiati orali. Una parte considerevole di questo metano, però, raggiunge la parte finale dell’intestino e fuoriesce attraverso flatulenze. Anche le feci e l’urina dei ruminanti, quando si decompongono, producono gas metano.
Nel mondo si stima la presenza di più di un miliardo di bovini allevati. Questo numero produce quindi un’enorme quantità di emissioni di gas nocivi. Secondo alcuni studi recenti, il 32% delle emissioni di questo potente gas serra sono dovute alla digestione dei bovini. L’allevamento intensivo danneggia l’ambiente anche attraverso il disboscamento e con l’urina e le feci dei capi, che contaminano le acque, producono ammoniaca e un altro gas serra: l’ossido di diazoto.
Come la scienza pensa di risolvere il problema
Per porre soluzione al problema del metano prodotto dalle mucche, la scienza sta agendo sul settore comportamentale, sull’etologia e sulla biologia. Un team guidato dal neozelandese Lindsay Matthews è riuscito a “insegnare” ai bovini l’uso corretto del bagno. Cosa significa? Grazie al classico sistema di ricompense, i ricercatori hanno abituato dei vitelli a urinare in un apposito “bagno” al momento del bisogno. A quanto pare undici vitelli su sedici hanno imparato a liberarsi correttamente. La loro urina, mescolata con le feci, può essere così trattata e smaltita correttamente. Diversamente si trasforma in ammoniaca, che per l’azione di microbi del suolo può poi diventare ossido di diazoto.
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Altri ricercatori, cercano di ridurre le emissioni di metano con delle alghe. Aggiungendo alla dieta dei bovini ottanta grammi di Asparagopsis taxiformis si pensa di poter ridurre la produzione di gas fino all’82%. Com’è possibile? Un composto presente in queste alghe inibisce un enzima dei microbi produttori di metano coinvolto nella produzione del gas.
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Infine c’è chi sta producendo vaccini che puntano a far produrre ai ruminanti anticorpi diretti contro i microbi metanogeni presenti nel rumine. In questo modo le mucche produrranno meno gas nelle flatulenze, ma il loro latte non perderà le sostanze nutrienti fondamentali.