L’invasione dell’Ucraina da parte dei russi sta scatenando l’ira della NATO, degli Stati Uniti e dell’Europa, oltre che di un’altra consistente parte di mondo. Ma non solo, anche dal paese sotto assedio arrivano delle reazioni… reazioni informatiche… Putin sempre più minacciato!
Cyber-guerra contro Putin
Si chiama Anonymous ed è un movimento decentralizzato di hacktivismo che agisce in modo coordinato per perseguire un obiettivo concordato. Noto per vari attacchi informatici contro varie società, istituzioni governative e la Chiesa di Scientology. Le attività che svolgono sono generalmente di due tipi:
- Pubblicare informazioni riservate acquisite tramite incursioni informatiche, utilizzando exploit, phishing e metodi di ingegneria sociale.
- Bloccare temporaneamente delle attività online del target ottenibili attraverso tecniche di defacement e DDoS.
Ora Anonymous è ufficialmente in guerra contro la Russia e lo annuncia attraverso un messaggio stringato su twitter:
“ Il collettivo di Anonymous ha iniziato ufficialmente una cyber-guerra contro il governo russo”.
La base del loro lavoro parte dall’Ucraina e, già prima dell’inizio delle operazioni di cyber-attacco, il collettivo aveva assunto toni di rivendicazione (non aveva ancora pubblicato il twitter della dichiarazione inequivocabile n.d.r.).
Putin e i siti più sensibili
Alcuni portali russi erano già scricchiolanti, quindi particolarmente sensibili a facili attacchi. Il primo ad essere colpito è stato il Russia Today News, mezzo di comunicazione usato da Putin come arma di propaganda, che nel giro di pochissimo tempo è stato bloccato e ancora risulta inaccessibile.
In ordine, gli attacchi successivi hanno riguardato il sito del Cremlino e della Duma (l’assemblea rappresentativa russa), che comunque sono già tornati online. Nelle prossime ore l’attività degli hacker potrebbe intensificarsi contro tutti gli obiettivi sensibili russi, compresi anche quelli di aziende private. Nei messaggi via web, il collettivo di Anonymous sta cercando di esortare il popolo russo a schierarsi contro il dittatore Putin:
“Comprendiamo che abbiate paura di rappresaglie, ma dovete provarci popolo russo. Noi vogliamo che regni la pace nel mondo e che l’umanità possa avere un futuro. Ci dispiace se anche i vostri provider cadranno a pezzi: non lo facciamo contro di voi ma contro il governo che vi comanda, il governo del dittatore Putin”.
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Mettetevi nei panni dell’Ucraina
Il collettivo è molto attivo su Twitter e segnala in modo preciso tutte le azioni intraprese o che intende intraprendere. Oltre a questo, sottolinea fortemente la contrarietà a quanto sta avvenendo in Ucraina:
“Provate per un attimo a mettervi nei panni delle persone ucraine, persone normali con una vita normale improvvisamente stravolta dalle bombe russe. Se ci uniamo possiamo cambiare il mondo, possiamo resistere. Popolo russo, parlo soprattutto a voi, è il momento che diciate NO alla guerra di Putin”.
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Non c’è solo Anonymous a prendere posizione contro Mosca: anche Meta, il gruppo di Mark Zuckerberg che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp, ha annunciato il proprio sostegno all’Ucraina, bloccando fake news e limitando la diffusione della disinformazione.