Un team internazionale di astronomi ha catturato e analizzato, tramite il radiotelescopio sudafricano MeerKat, immagini dettagliate della più grande onda d’urto cosmica visibile dalla Terra. Anzi, le onde sono due… Tanto per capirci, questo tipo di onde d’urto cosmiche sono più estese della nostra galassia e si riverberanno attraverso tutto l’Universo.
Le onde d’urto provocate delle collisioni di ammassi di galassie
Il nostro Universo è ricco di galassie che, però, non sono distribuite uniformemente. Di norma, la materia tende a concentrarsi in zone precise, cioè in strutture più o meno organizzate, circondate dal vuoto. Le più grandi di queste strutture sono infatti chiamate ammassi di galassie, e possono contenere centinaia o migliaia di raggruppamenti di sistemi stellari. Quando due ammassi entrano in contatto, cioè quando si attraggono, si arriva spesso a una collisione. Da queste collisioni partono spaventose onde d’urto, che rimbombano attraverso tutto l’Universo.
Secondo gli astrofisici, in genere, le onde d’urto cosmiche si formano subito dopo che ammassi di galassie si scontrano per via di eventi sconvolgenti, ma la loro eco dura miliardi di anni. Possiamo definirle come le manifestazioni più potenti mai viste nell’Universo dopo il Big Bang.
Un fenomeno che si estende per più di sei milioni di anni luce
Ora, dei ricercatori hanno studiato da vicino l’onda d’urto più grande della nostra galassia. A quanto pare questa sterminata onda d’urto sta vagando per l’Universo e risale alla collisione di due ammassi di galassie avvenuta più o meno un miliardo di anni fa. Osservandone le tracce nella lunghezza d’onde radio, i ricercatori hanno compreso che quest’onda ha un’estensione che arriva a sei milioni e mezzo di anni luce.
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Questa scoperta è stata possibile grazie al radiotelescopio MeerKAT installato in Sudafrica. Perché ci interessano così tanto queste onde d’urto? Perché funzionano come sterminati acceleratori di particelle, modificando gli elettroni a una velocità prossima a quella della luce e creando un formidabile campo magnetico e nuova materia. Una simile esplosione si avvicina molto al Big Bang. Dunque studiare queste onde d’urto potrebbe farci imparare molte cose sul grande scoppio che ha dato origine all’Universo.
La formazione di Abell 3667
Secondo l’astronomia, le collisioni di ammassi di galassie sono non soltanto gli eventi più potenti che si verificano nel nostro Universo ma si rivelano anche come preziosi modelli per testare la potenza di boom sonici. Tali collisioni, infatti, possono generare spettacolari fuochi d’artificio che possiamo osservare utilizzando i moderni radiotelescopi.
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Quando due ammassi di galassie si scontrano, gli astrofisici possono assistere alla propagazione di una coppia di gigantesche onde d’urto attraverso l’ammasso appena formato. Il team internazionale di astronomi che ha studiato queste due ultime onde d’urto cosmiche immaginano che lo scontro abbia dato vita all’ammasso di galassie chiamato Abell 3667.