Monopoly, il gioco di compravendita di immobili e terreni ha una storia particolare
Un gioco da tavolo conosciuto e diffuso inventato da Elizabeth Magie all’inizio del ‘900 e modificato da Charles Darrow. Si tratta di uno dei giochi da tavola più diffusi. Esso si basa sul concetto compravendita di immobili e terreni.
Le origini del gioco, il Monopoly di Elizabeth Magie come denuncia e strumento didattico
Elizabeth Magie aveva creato un gioco dal nome The Landlord’s Game come denuncia del monopolismo fondiario e strumento didattico per la buona gestione dei beni immobili. Il gioco si basava su un sistema di quaranta caselle disposte a quadrato (10 caselle per lato). I quattro angoli costituivano punti di partenza, dopo il cui passaggio, era possibile ottenere il denaro. Il The Landlord’s game era coperto da brevetto, ma non ebbe una grossa fortuna nelle vendite. Successivamente questo gioco fu modificato da Charles Darrow. Egli produsse in maniera artigianale la nuova versione. La Parker Bros poi acquistò i diritti di questo nuovo gioco rivisitato chiamato Monopoly – e onde evitare problemi di copyright – acquisì anche i diritti del The Landlord’s Game di Elizabeth Magie.
Il Monopoli versione italiana in epoca fascista
Il Monopoly approdò in Italia in epoca fascista, prima dello scoppio del secondo Conflitto Mondiale Fu distribuito dalla Editrice Giochi, che si occupava proprio di diffondere in Italia i giochi della Parker Bros.
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L’epoca fascista proibiva i nomi di origine straniera, pertanto il gioco si chiamò Monopoli, con l’accento sulla seconda “o”, nonostante lo scopo del gioco era proprio il monopolio (con accento sulla terza “o”). Le regole di base sono le stesse, ma i toponimi sono italianizzati. Nei decenni sono state realizzate delle vere e proprie edizioni speciali per i cultori, addirittura una dedicata a Spongebob.
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