La scienza contemporanea è ancora incapace di rispondere alle grandi domande poste migliaia di anni fa dalla filosofia. Per esempio: da dove viene il tutto? Come si è creato l’Universo. Qual è la causa prima che ha dato origine alla realtà. I ricercatori non possono fare altro che imbarazzarsi di fronte a questi quesiti. Come ha fatto un intero universo ad apparire dal nulla?
L’Universo è nato dal nulla?
Le ultime scoperte fondamentali della scienza riguardano due concetti: la materia oscura e la radiazione cosmica di fondo. Poi, alcuni esperimenti dai risultati contrastanti hanno fornito agli scienziati prove sull’esistenza di una forma di energia repulsiva generata dal vuoto, oggi denominata energia oscura. Un concetto, in verità, già considerato per via teorica da Einstein nella sua relatività generale, e oggi “provato” da osservazioni condotte sull’accelerazione dell’espansione dell’Universo. In questo senso, quindi, possiamo affermare che all’origine dell’Universo ci sia una forza misteriosa che, a un certo punto, ha preso il sopravvento sulla gravità. Infatti, sempre questa forza starebbe spingendo le galassie ad allontanarsi, invadendo il vuoto che dovrebbe circondare l’Universo.
La scienza sembra orientata a questa soluzione: all’origine di tutti i processi che hanno dato il via all’Universo ci sarebbe il nulla. Per la teoria quantistica la gravità, infatti, può in qualunque momento emergere dal niente e poi formare un Universo chiuso. Ma perché quest’Universo non scompare nel nulla da cui è stato creato? Come fa, cioè, a diventare un tutto? La stabilità, ovvero la resistenza dell’Universo al nulla, sarebbe possibile grazie all’innesco di una fase inflattiva.
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Non sappiamo e non sapremo mai cosa c’è stato prima del Bing Bang. Ma ci stiamo avvicinando a capire cosa è accaduto subito dopo. Conosciamo per esempio lo stato quantistico dell’Universo all’inizio di quella che viene comunemente definita era di Planck, ovvero quel periodo compreso fra l’istante zero e 10−43 secondi dopo il Big Bang.
L’idea del Nobel Roger Penrose
Secondo il premio Nobel Roger Penrose prima del Big Bang non possiamo che considerare la presenza di un nulla assoluto. Ciò sarebbe anche dimostrabile grazie alla connessione matematica fra un Universo molto caldo, denso e piccolo, e uno stato dell’Universo estremamente freddo, vuoto e in espansione. Questa relazione può essere spiegata con una teoria che presuppone due stati che diventano identici una volta portati al limite. Suona un po’ strano, ma secondo Penrose solo una totale assenza di materia potrebbe essere riuscita a dare origine a tutta la materia che vediamo intorno a noi.
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In pratica nulla eravamo e al nulla torneremo. Tutta la materia sarà consumata prima o poi dai buchi neri. Ma proprio i buchi neri ci dimostrano che dietro il vuoto, cioè dal nulla, è possibile ottenere energia, luce, materia… Il vuoto, dopotutto, è una condizione della materia, cioè è ancora materia.