C’è chi non ricorda minimamente il volto di una persona con cui ha appena parlato e chi riesce a riconoscere le facce anche dopo anni
Parlare di volti e di identità, in un’epoca in cui si è costretti – causa pandemia Covid – ad indossare le mascherine, è sicuramente strano. Nonostante ciò, c’è la possibilità di verificare la propria capacità di riconoscimento delle facce attraverso un test. Infatti è possibile scoprire se si è tra coloro che riescono a riconoscere una persona incontrata (anche una sola volta anche a distanza di tempo) o tra chi fa fatica a ricordare, nonostante molteplici occasioni di interazione. Scopriamo il perché…
Si tratterebbe di super riconoscitori, il 2% della popolazione che riesce a ricordare le facce di sconosciuti
Su Plos One è stato pubblicato l’articolo inerente a questo progetto. Lo screening ha l’obiettivo di individuare quelle persone che fanno parte del 2% della popolazione in grado di ricordare dettagli di volti di persone con cui si sono appena presentate. Si tratterebbe di super riconoscitori che hanno un livello di precisione quasi perfetto nel descrivere le facce di persone incontrate a malapena una volta. Abilità straordinarie che possono essere riconosciute da un test online costruito ad hoc da psicologi australiani dell’Università del New South Wales.
UNSW Face Test, il quiz che permette di scovare i super riconoscitori di facce
Si tratta di un test molto difficile, nessuno pare abbia totalizzato il 100% di score. Il massimo punteggio raggiunto – nonostante gli oltre 30mila partecipanti – è stato il 97%.
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Non si tratta di un test calibrato per rintracciare la fascia media, ma di un sistema potenziato per rintracciare i super conoscitori (il 2/3% della popolazione). Il punteggio medio si attesta all’incirca sul 50%. Questo valore non è da considerarsi basso, visto il grado alto di difficoltà del quiz cognitivo.
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Lo scopo del quiz è quello di rintracciare la massima abilità di riconoscimento facciale peculiare della popolazione mondiale. Ma cosa fa di una persona un buono o cattivo riconoscitore? La risposta sta nella genetica. Già da piccolissimi si svilupperebbe infatti l’abilità innata di riconoscimento delle persone. Il test è stato studiato per rilevare le eccellenze.
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