Si tratta di chip neuromorfici che hanno lo scopo di emulare il cervello umano per la produzione di nuove intelligenze artificiali
Un progetto ambizioso con un duplice scopo. L’impiego di particolari chip neuromorfici in grado di copiare il cervello umano e permettere la produzione di nuove intelligenze artificiali. Una sfida che vede come protagonista il cervello, una “macchina” ancora troppo poco conosciuta, nonostante i passi da gigante fatti dalla scienza e tecnologia negli ultimi anno. Il mondo degli automi a immagine e somiglianza degli uomini è ancora lontano, di sicuro meno di ieri, ma più di domani.
Il cervello umano supera di gran lunga le attuali tecnologie disponibili
Con l’era del digitale si tende a pensare alla superiorità delle macchine rispetto al cervello umano. Si tralascia però un aspetto: chi ha creato chi! L’uomo ha progettato, costruito e azionato le macchine: il cervello umano resta un luogo ancora del tutto sconosciuto che supera di gran lunga le attuali tecnologie disponibili. Abbiamo una elaborazione dei dati e un grado di percezione altamente superiore alla tecnologia esistente. L’obiettivo di chip neuromorfici è quello di semplificare le attuali procedure delle macchine informatiche, passando ad un approccio concernente l’insieme di memoria e unità computazionale.
Chip neuromorfici, cambia la gestione della logica dei calcoli
Glia attuali pc sono stati pensati, progettati e realizzati con una divisione interna tra memoria e unità computazionale.
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L’obiettivo dei chip neuromorfici è quello di racchiudere insieme le due cose con il fine ultimo di cambiare la gestione della logica dei calcoli.
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Si passerà ad un approccio meno semplicistico e binario ad uno più simile alla morfologia dei neuroni umani.