Alcuni astronomi hanno appena scoperto il terzo satellite di un enorme asteroide chiamato 130 Elektra. La scoperta è stata resa possibile da un’analisi delle immagini d’archivio VLT-SPHERE scattate tra il 9 e il 31 dicembre 2014, in pratica, 130 Elektra è il primo sistema quadruplo scoperto e ripreso nella cintura principale degli asteroidi.
Un asteroide con tre lune: 130 Elektra
130 Elektra misura almeno centottanta chilometri. Quindi è definibile come un protopianeta. Il suo spettro è quello di un asteroide di tipo G, rivela quindi una superficie simile a quella di Cerere. Il corpo dovrebbe presentare composti organici e forse anche acqua.
Alla fine degli anni ’90, alcuni astronomi hanno raccolto dati sulle curve di luce dell’asteroide. Questi dati sono serviti per derivare gli stati di rotazione e modellare la forma apparente di Elektra. Un asteroide molto particolare…
L’astronomia conosce 130 Elektra da fine Ottocento. Ne osserviamo con curiosità l’orbita, posta fra Marte e Giove, e studiamo i satelliti naturali che si porta dietro. Sì, perché quest’asteroide ha dei satelliti. Due, li abbiamo scoperti tempo fa. Il terzo, è stato notato solo di recente.
La storia dell’osservazione dell’asteroide
L’asteroide, scoperto il 17 febbraio 1873 da Christian Heinrich Friedrich Peters dall’osservatorio dell’Hamilton College di Clinton (New York), è dedicato a Elettra, una figura della mitologia greca citata nell’Iliade. Si tratta della figlia di Agamennone e Clitennestra.
Non stupisce il fatto che grossi asteroidi possano avere dei satelliti. Data la sua estensione, 130 Elektra era quindi giudicato compatibile con la presenza di due satelliti. Nessuno però aveva previsto l’esistenza di una terza luna! I dati raccolti nel 2014 non lasciano però spazio a dubbi. Elektra è un sistema quadruplo: composto da un corpo centrale e tre satelliti naturali.
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Il primo satellite è stato notato nel 2003 grazie all’enorme telescopio Keck. Questa prima Luna misura circa sei chilometri di diametro e ha un’orbita a milletrecento chilometri da Elektra. Proprio questa vistosa distanza e la relativa dimensione hanno aiutato i ricercatori a isolare senza difficoltà questo primo satellite. Il secondo satellite è largo solo due chilometri e molto più vicino: orbita più o meno a cinquecento chilometri.
Il terzo satellite
Chiamiamo la terza luna con la sigla S/2014 (130) 2, ma il nome potrebbe anche cambiare… Ci interessa capire come mai questo satellite fosse sfuggito alla scoperta quando sono state scattate le immagini nel 2014. Forse perché è troppo vicino al bagliore luminoso di Elektra?
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Ora sappiamo che il satellite misura circa un chilometro e mezzo di diametro, sulla base di una differenza di magnitudo nel vicino infrarosso di 10,5. Con un semiasse maggiore di trecentoquaranta chilometri e un periodo orbitale di 0,68 giorni (16 h), S/2014 (130) 2 è il satellite più interno del sistema Elektra.