In Inghilterra, grazie a un metal detector, un uomo ha recuperato una spilla d’oro di epoca medievale piena di oscure iscrizioni magiche. Di cosa si tratta?
Secondo gli studiosi che l’hanno già analizzata, la spilla conterrebbe iscrizioni religiose e magiche in latino ed ebraico. Il raffinato monile risale a circa ottocento anni fa e probabilmente era indossato da una donna…
L’uomo che ha trovato l’oggetto stava gironzolando con un metal detector nel Wiltshire, nel Regno Unito. Non si è accorto subito dell’importanza storica del reperto. Ma ora la spilla si trova in un museo di Salisbury, a disposizione di medievalisti, archeologi, antropologi e storici dell’arte. Ora il processo denominato Treasure Act, come stabilito dalla legge britannica, determinerà il futuro del manufatto. Una commissione stabilirà se ricompensare l’uomo che ha trovato il reperto e in quale collezione collocarlo.
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Appare chiaro che la spilla avesse una funzione apotropaica: fungeva insomma da amuleto contro le sventure.
Durante il Medioevo, i confini fra religione e magia non erano ben definiti. La stessa dottrina cristiana, pur condannando maghi e stregoni, si mostrava convinta della validità dell’esperienza magica. Spesso, specie nel volgo, la fede si contaminava con la superstizione. E così gli uomini che volevano assicurarsi protezione da malattie, sfortuna ed eventi dolorosi ricorrevano indifferentemente all’aiuto dei santi e delle formule magiche. La spilla ritrovata in Inghilterra presenta infatti iscrizioni religiose ed esoteriche, richiami alla Vergine e formule magiche dal sapore pagano.
Le iscrizioni latine si traducono con la preghiera dell’Ave Maria. Ecco cosa c’è scritto: “Ave Maria piena di grazia, il signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo grembo. Amen”. Le iniziali “AGLA” rappresentano invece parole ebraiche che significano “Tu sei potente per sempre, o Signore”. Proprio questa sigla, nel Medioevo, aveva grande rilevanza magica. Era usata da alchimisti, stregoni ed esorcisti.
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Non abbiamo ancora datato con precisione la spilla d’oro. Potrebbe risale a un periodo compreso tra il 1150 e il 1400. Di certo è stata utilizzata nel tentativo di prevenire la febbre o qualche malattia, dato che la sigla AGLA era usata proprio per difendersi da infezioni e malanni.
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La sigla ebraica era abbastanza nota già in epoca altomedievale e dunque comune. Veniva considerata una parola magica, da pronunciare durante pratiche esoteriche, esorcismi e per dare maggiore potenza a certi incantesimi. Tutto ciò che aveva a che fare con l’ebraismo, nel Medioevo, esprimeva un valore magico e contrario alla pratica religiosa ufficiale.
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