Dalla Giordania arriva la notizia di un’importantissima scoperta archeologica. Secondo lo studioso ungherese Gyozo Voros possiamo identificare il palazzo in cui fu giustiziato Giovanni Battista.
Il palazzo dove morì Giovanni Battista
In Giordania è stato ritrovato il palazzo in cui è avvenuta l’esecuzione di Giovanni Battista. Un luogo evocato dalla Bibbia, nel racconto della tragica morte del predicatore. Secondo il Vangelo, in quel palazzo la bella e ambigua Salomè ballò per Erode Antipa, chiedendo in cambio la testa del cugino di Gesù Cristo. Il racconto biblico non ci ha mai fornito indicazioni precise: ci parla genericamente del palazzo di Erode.
Lo storico Giuseppe Flavio, invece, affermava che la morte del predicatore avvenne sulla collina di Macheronte. E per questo gli ebrei pensarono che la sconfitta subita da Erode contro Areta IV e la distruzione del forte di Macheronte fosse una punizione divina contro il re che aveva giustiziato con la decapitazione l’amato profeta.
Il palazzo sulla collina di Macheronte
Quel palazzo, oggi, è stato finalmente identificato e ricostruito nella sua planimetria. Si trova appunto sulla colline del Macheronte, in Giordania, e si rivela sotto forma di rovine quasi del tutto seppellite sotto la terra arida. La scoperta è di uno studioso ungherese: Gyozo Voros, membro della Hungarian Academy of Arts. E oggi tutta la sua ricerca è espressa in un saggio in tre volumi. Lo studio lo ha impegnato per oltre dieci anni, ma l’archeologia cercava questo palazzo da più di un secolo.
Secondo Giuseppe Flavio il forte sulla collina fu distrutto nel corso della prima guerra giudaica, e da quel momento in poi il sito fu abbandonato. Solo nel 1968 l’archeologo August Strobel identificò il terrapieno usato dalle legioni di Vespasiano e di Tito per assediare la costruzione. Poi, nel 2009, il Dipartimento reale delle antichità di Amman ha affidato a Voros uno studio sul sito archeologico.
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Voros ha ricostruito il palazzo stanza per stanza, pezzo per pezzo, grazie alle nuove tecnologie di supporto all’archeologia. In questo modo crede di aver identificato anche la sala in cui Erode ammirò il ballo di Salomè e il pavimento su cui rotolò la testa di Giovanni Battista.
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Giovanni, detto il Battista, fu un asceta e un profeta, martirizzato per le sue denunce contro le trasgressioni di Erode. Agli ebrei ortodossi e al potere romano non piaceva la sua predicazione. Il Battista sembrava un personaggio pericoloso, perché carismatico e amatissimo dal popolo. Quando condannò pubblicamente la condotta di Erode Antipa, che conviveva con la cognata Erodiade rimasta vedova di Filippo, il re lo fece imprigionare. Poi per compiacere la figlia di Erodiade, Salomè, Erode decise anche di decapitarlo.