La Ghost Robotics è un’azienda con sede a Philadelphia che realizza “cani” robotici programmati per la sorveglianza. Vale a dire robot a quattro zampe utili alle agenzie militari e governative di tutto il mondo. Tra le nazioni clienti ci sono Singapore, l’Australia e il Regno Unito. E poi ci sono gli Stati Uniti, che vogliono utilizzare il cane-robot per pattugliare il confine con il Messico.
Molto presto le guardie armate che sorvegliano l’infuocato confine tra Messico e USA potrebbero essere accompagnate da un cane-robot specializzato nella ricerca dei clandestini. C’è chi manifesta perplessità. Il robot sviluppato dalla Ghost Robotics si chiama Ghost Vision.
Il Ghost Vision è alto settantasei centimetri e pesa trentadue chili. Dotato di una batteria che lo mantiene in carica per più di tre ore, sa coprire distanze di dieci chilometri. È dotato di un sistema di navigazione che gli consente di muoversi con agilità lungo percorsi pre-impostati. I suoi movimenti si svolgono in totale autonomia. Ma può essere anche essere guidato a distanza da un operatore umano grazie a delle telecamere che il nostro cane-robot trasporta sul dorso.
Il robot può essere equipaggiato con componenti aggiuntive. Tra i più diversi dispositivi elettronici da aggiungere ci sono fotocamere ad alta risoluzione (che possono trasmettere immagini in tempo reale a un centro di controllo), termocamere e sistemi di visione notturna.
Il Ghost Vision potrà essere utilizzato su qualunque tipo di terreno. Grazie ai suoi sensori ottici, può superare ostacoli, muoversi su sentieri, rocce, scale e paludi. Ecco perché vedremo presto il robot quadrupede impiegato a pattugliare le zone più inospitali del confine tra Messico e USA. Secondo il Dipartimento di difesa americano il cane-robot sarà sfruttato anche per ispezionare la parte inferiore di treni e camion che attraversano la frontiera. Il suo compito principale sarà quello di stanare immigrati clandestini.
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Il confine tra Messico e Stati Uniti d’America è un territorio parecchio aspro e caratterizzato da numerosi anfratti, zone scoscese e ostacoli. Le temperature estreme rendono il pattugliamento difficile e dispendioso. Ecco perché gli agenti del Department of Homeland Security (DHS) usano fuoristrada, quad e anche cavalli. E nel prossimo futuro inizieranno anche a utilizzare i cani-robot realizzati dalla Ghost Robotics.
Il fatto che un robot sia chiamato a pattugliare queste zone e a ricercare clandestini ha sollevato già molte polemiche. Chi ci dice che il robot sarà in grado di gestire la propria forza? C’è poi il rischio che il Ghost possa ferire i ricercati? Gli stessi agenti del DHS mostrano di aver dubbi sull’iniziativa. Sono preoccupati soprattutto sull’effettiva capacità del robot di offrire un sostegno tangibile nel lavoro quotidiano.
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Il Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti dichiara che il Ghost schierato sul confine non sarà equipaggiato con armi da fuoco né con altri strumenti atti a offendere. Ma un prototipo del Ghost, armato come un Terminator (dotato di una mitragliatrice della Sword International), è già stato presentato all’esercito americano nell’aprile dello scorso anno.
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