Presto gli esploratori spaziali potrebbero trasformarsi in minatori spaziali. La scienza astronomica, infatti, crede che il futuro delle missioni possa risiedere nella capacità di trasformare gli asteroidi in miniere da sfruttare…
Se ne parla già da tempo: gli scienziati reputano verosimile per il futuro uno sfruttamento minerario degli asteroidi. I grandi telescopi che studiano le rocce spaziali scoprono ogni giorno nuove caratteristiche interessanti. Per esempio ci dicono che molti di questi corpi possono rappresentare fonti di materiali fondamentali per l’uomo e per il volo spaziale. Per questo si parla di sviluppo di un’industria mineraria spaziale. Un vero e proprio settore organizzato capace di estrarre materie prime da asteroidi near-Earth o da altri corpi celesti. Il piano sarebbe quello di recuperare i minerali dagli asteroidi e poi inviarli sulla Terra o usarli nello Spazio, come materiale da costruzione.
Tra le risorse che si potrebbero estrarre ci sono l’idrogeno, che può servire come propellente per i razzi, l’acqua e l’ossigeno, necessari agli equipaggi spaziali, e poi ferro, palladio e titanio, che possono essere acquistati da industriali sulla Terra. La materia prima è abbondante. Su questo nessun dubbio! Quindi, sarebbe molto importate immaginare e sviluppare una metodologia di estrazione mineraria “in loco”, per poter sfruttare risorse extraterrestri.
Per mandare in orbita una missione ci vogliono molti, molti fondi. E i finanziamenti sono spesso un problema, tanto per le agenzie spaziali nazionali che per quelle private. Quindi, le agenzie potrebbero cominciare a finanziare le proprie missioni sfruttando le risorse che si trovano sugli asteroidi. I privati, come Elon Musk, ci stanno pensando da tempo. La SpaceX ha progetti per fondare miniere nello spazio. Ma è fattibile?
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Martin Elvis, astrofisico di Harvard, crede che si possa fare. Almeno è questo il succo del discorso che lo scienziato ha tenuto all’International Symposium on Space Technology and Science nel lontano 2017. Allora Elvis dichiarò che l’attività mineraria sugli asteroidi potrebbe essere l’unica possibilità che abbiamo per sostenere l’economia spaziale e finanziare l’esplorazione di nuove parti del cosmo. Sembra ancora fuori luogo parlare di sfruttamento diretto delle risorse. Ma indirettamente, i minerali preziosi presenti sugli asteroidi possono ripagare le agenzie spaziali, attrarre investitori, e così ridurre i costi per l’esplorazione e la ricerca scientifica.
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Gli astronomi sanno già a quali asteroidi puntare. Ci sono sassi spaziali che possono rifornirci d’acqua, che è una risorsa immediatamente spendibile dalle astronavi e dalle navicelle. Ma poi ci sono altri asteroidi che sembrano pieni di ferro, platino e palladio. Materiali che servono alle astronavi, certo, ma soprattutto ai costruttori che utilizzano queste risorse sulla Terra. Come procedere? Secondo Elvis potremmo immaginare l’estrazione mediante raschiatura della superficie. Oppure una classica estrazione con perforazione.
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