Noi umani stiamo distruggendo il nostro pianeta, ormai è un dato di fatto! Anche i fiumi hanno raggiunto livelli di inquinamento mai visti in precedenza, e ora si è scoperto che sono addirittura pieni di farmaci!
I ricercatori che stanno analizzando la salute dei fiumi in giro per il mondo hanno constatato che sono pieni di farmaci. Tra i più diffusi si sono trovati la carbamazepina, la metformina e la caffeina presenti in circa 258 corsi d’acqua. L’inquinamento da farmaci sta diventando un problema preoccupante in tutto il mondo, perché le sostanze tossiche che vengono rilasciate sono in grado di distruggere velocemente interi ecosistemi.
Gli scienziati dell’Università di York e altri 85 istituti di ricerca hanno esaminato fiumi in tutto il mondo nell’ambito del Global Monitoring of Pharmaceuticals Project. Il team, guidato da John Wilkinson, ha riscontrato che la purezza dell’acqua in tutti i continenti è quasi del tutto compromessa, e questo dipende molto dalla correlazione tra lo stato socio-economico di un paese e il tasso di contaminazione dei suoi fiumi.
Per far fronte, almeno in parte, alla situazione i ricercatori stanno incrementando le azioni di monitoraggio per promuovere strategie volte a mitigare gli effetti dell’inquinamento da farmaci. I fiumi più controllati sono stati:
Inoltre, sono stati monitorati anche corsi d’acqua di piccoli villaggi e di alcune delle città più popolate al mondo, come:
Oltre un quarto dei fiumi presenti nelle località tenute sott’occhio riporta livelli preoccupanti di inquinamento da farmaci. E la situazione tenderà a peggiorare se non verranno presto messe in atto misure per arginare questo problema!
Questo progetto è nato con lo scopo di monitorare gli effetti che i farmaci possono avere sull’ambiente se non smaltiti correttamente. Ci sono 127 collaboratori che se ne occupano e 85 istituti di ricerca, che uniti hanno lo scopo di trovare una soluzione ai problemi ambientali su larga scala.
I prodotti farmaceutici, infatti, sono progettati per avere effetti biologici che purtroppo sono stati osservati anche negli organismi esposti a questi inquinanti nell’ambiente. Gli effetti segnalati sono una miriade e gli esempi che si possono fare sono diversi: dalla femminilizzazione dei pesci alla selezione batterica della resistenza ai farmaci antibiotici.
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I residui farmaceutici possono entrare nell’ambiente durante la produzione, il consumo e lo smaltimento. I medicinali entrano anche nell’ambiente con l’escrezione umana attraverso le acque reflue, e l’escrezione animale attraverso il deflusso dalle aree agricole e gli scarichi dell’acquacoltura.
Lo smaltimento improprio è un altro modo per far arrivare i farmaci nell’ambiente. La medicina inutilizzata non deve mai essere smaltita in un bagno o in un lavandino, perché gli attuali impianti di trattamento delle acque reflue non sono in grado di distruggere o rimuovere completamente i prodotti farmaceutici.
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Di conseguenza, i residui farmaceutici possono rientrare nei sistemi terrestri, diffondersi nelle acque superficiali e nei terreni agricoli e possono, infine, finire nell’acqua potabile e accumularsi in verdure e pesce.
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