Elon Musk ha presentato alla stampa il nuovo piano di sviluppo del progetto Starship, il veicolo di lancio completamente riutilizzabile, attualmente in costruzione. La grande navicella, come sappiamo, verrà utilizzata per condurre gli astronauti (e non solo) sulla Luna con la missione Artemis III. A quando il primo volo orbitale? Secondo Musk, il modulo Starship è quasi del tutto pronto e nei prossimi mesi potrebbe inaugurare un primo viaggio in cielo, anche se c’è un piccolo problema burocratico da risolvere…
Il progetto Starship prende quota
Il primo volo orbitale di Starship è previsto nei prossimi mesi, ma la SpaceX di Elon Musk dovrà prima ottenere l’autorizzazione dalla FAA (Federal Aviation Administration) per i lanci dalla Starbase di Boca Chica in Texas. E non sembra che il passaggio burocratico sia poi così scontato… Musk, in ogni caso, non è il tipo da farsi scoraggiare da simili intoppi. Il miliardario è già proiettato verso i successi del suo piano di conquista dello spazio. E, infatti, ha svelato tutto contento molti dettagli tecnici riguardanti il progetto Starship, dilungandosi sulle differenti fasi di volo dell’astronave: dal lancio al ritorno sulla Terra.
Ovviamente, poi, ha fatto menzione dei costi da sostenere per ciascuna singola missione nello spazio. E soprattutto ha cercato di spiegare la ragione in base alla quale la SpaceX si stia impegnando con tanto entusiasmo in quest’impresa. Di nuovo il miliardario ha chiamato in causa l’idea di voler o dover trasformare l’uomo in una specie multiplanetaria. Secondo Musk, infatti, per la sopravvivenza della vita sarà necessario esplorare e colonizzare altri pianeti.
La SpaceX crede che il nuovo sistema di lancio e rientro permetterà alla navicella di rientrare e decollare nuovamente appena sei ore dopo. Il costo di ogni lancio, a regime, sarà un sesto di quello del Falcon 9, ma con una capacità di carico di centocinquanta tonnellate.
Carichi infiniti sullo spazio
Sul palco allestito presso la Starbase di SpaceX in Texas, Elon Musk ha insomma tessuto le lodi del progetto Starship, cercando di spiegare alla stampa in che modo il nuovo programma spaziale cambierà per sempre i voli nello spazio. Secondo la SpaceX la navicella diventerà nel giro di un anno il mezzo spaziale di riferimento per tutti gli esperimenti cosmologici e tutte le esplorazioni spaziali.
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Ma come è strutturato il progetto Starship? Il pezzo fondamentale è il veicolo, ossia l’omonima astronave riutilizzabile (che può fare insomma andata e ritorno, e poi ripartire). Poi c’è, come secondo modulo, il booster, ovvero il lanciatore Super Heavy, anch’esso completamente riutilizzabile.
Se Musk riuscirà a lanciare una navicella Starship tre volte a settimana, la SpaceX sarà in grado di portare in orbita in un anno un carico enorme, pari a quindicimila tonnellate. Dati alla mani è un carico pari alla massa che l’umanità ha spedito nello spazio in tutta la sua storia fino ad oggi. Se invece lo Starship sarà lanciato tre volte al giorno (come vuole Musk), tutti giorni, per un anno, le tonnellate diventano più di centomila.
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Un razzo Super Heavy impiega sei minuti dal momento del lancio all’atterraggio, mentre ciascuna navicella Starship, includendo tre giri orbitali, potrà rientrare ed essere pronta per un nuovo decollo nel giro di sei o sette ore.
https://youtu.be/-Oox2w5sMcA