Alcuni ricercatori hanno trovato grandi quantità di mercurio liquido una camera sotterranea, all’estremità di un tunnel nelle rovine precolombiane di Teotihuacan, in Messico. Per quale motivo c’è del mercurio lì stipato?
Impossibile capire come mai tanto mercurio liquido sia finito sotto la galleria. nel sito mesoamericano di Teotihuacan. Ed è anche arduo ricostruire come questo materiale sia stato trasportato. Può darsi che gli Aztechi avessero creato questo canale di mercurio per simboleggiare un mitologico fiume infernale. Con il suo colore caratteristico, tendente all’argento brillante, il mercurio crea suggestivi riflessi. Ed era forse questo l’effetto ricercato dagli antichi indios.
Teotihuacan era una grande città precolombiana. Il sito archeologico sorge nella valle del Messico, a circa quanta chilometri dall’attuale Città del Messico. Viene considerata la città meglio conservata di cultura mesoamericana, grazie alle sue imponenti piramidi e alla tante architetture relative a popoli misteriosi, che precedettero lo sviluppo dei Toltechi, dei Maya e dei conquistatori aztechi. Il mercurio è stato trovato in una camera a diciotto metri di profondità, sotto la piramide del Serpente piumato.
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Per raggiungere la stanza del mercurio i ricercatori hanno dovuto attraversare un tunnel lungo quasi cento metri. Forse la camera era un ambiente rituale connesso alla tomba di qualche re antico? Gli archeologi pensano che possa entrarci qualcosa con qualche civiltà a noi sconosciuta, che si insediò in quest’area fra il 200 e il 700 d.C.. Alcuni storici parlano del popolo dei Totonachi, ma non abbiamo certezze in merito.
La scoperta del metallo liquido si deve al ricercatore messicano Sergio Gómez, che ha lavorato agli scavi del tunnel per un anno intero nel 2015. L’archeologia aveva riaperto questo condotto sotterraneo solo nel 2003, dopo quasi duemila anni dalla sua costruzione. In precedenza, altri ricercatori avevano trovato centinaia di misteriose sfere dorate, tutte sepolte in una camera nascosta nelle profondità del tempio del Serpente piumato. In quel caso fu un minuscolo robot chiamato Tláloc II-TC a scansionare i tunnel nelle profondità della piramide e a rintracciare le sfere.
Gómez e i suoi colleghi sono arrivati a qualcosa di ancora più insolito e misterioso. Hanno scoperto tre camere sotterranee. In una di esse hanno ritrovato un tesoro di decine di migliaia di oggetti artigianali: gioielli, sculture in pietra, conchiglie giganti e palle di gomma. In un’altra camera era invece stipato il mercurio liquido. A cosa servisse questo liquido non sappiamo rispondere.
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Buona parte della storia antica di Teotihuacan è avvolta nel mistero. Sappiamo che in epoca antica era il centro principale della cultura centroamericana, ma non conosciamo il nome del popolo che rese potente e ricca questa terra. Intuiamo che non fosse un popolo bellicoso o imperialista, dato che la città non aveva mura né edifici militari. Oggi pensiamo che nel 400 d.C., la città potesse ospitare addirittura duecentomila persone.
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