La scorsa settimana, SpaceX ha lanciato in orbita altri quarantanove satelliti Starlink. E fin qui, tutto più o meno regolare. Infatti, la società di Elon Musk ha già messo in orbita quasi duemila satelliti a banda larga, e vuole arrivare a piazzarne almeno quarantamila. Ciò che non sembra tanto regolare è la tempesta geomagnetica che ha fatto piombare fuori dall’orbita molte di queste apparecchiature. Sono già emersi dei filmati che mostrano la caduta di uno dei satelliti: i detriti bruciano come stelle cadenti nei cieli di Porto Rico.
Una telecamera gestita dall’organizzazione astronomica senza scopo di lucro Sociedad de Astronomia del Caribe (SAC) ha immortalato la caduta di inquietanti strisce di fuoco nel cielo notturno sull’arcipelago di Porto Rico. L’avvistamento è datato intorno alle 2:40 ora locale del 7 febbraio 2022. Subito si è capito che si trattava di un detrito spaziale. Per la precisione di uno o più satelliti Starlink. Nel video si distinguono con chiarezza le cadute di due detriti. E la discesa infuocata del secondo oggetto appare davvero spettacolare.
All’inizio qualcuno ha ipotizzato che i due oggetti potessero appartenere a un apparecchio che si è rotto in precedenza. Poi è arrivata la seconda versione, più verosimile: ci troveremmo di fronte a detriti relativi a un unico satellite o di due satelliti piovuti dallo stesso piano orbitale.
In pratica il video ci mostra la fine di un giovane satellite Starlink, che molto probabilmente aveva appena raggiunto l’orbita. Il detrito è bruciato nell’atmosfera terrestre lasciandosi dietro una spettacolare scia di fuoco. Il video dura tre minuti e mostra due distinti eventi di rottura a circa un minuto di distanza. Marco Langbroek, un tracker di satelliti dei Paesi Bassi, crede che i detriti appartengano a Starlink. E sono della sua stessa idea molti altri esperti. Cosa ci dà questa sicurezza?
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Il piano orbitale del lancio dei satelliti della SpaceX era proprio sopra Porto Rico al momento dell’evento. In più, la direzione del movimento (SW-NE) corrisponde alla perfezione. Lo stesso ha eseguito un’astrometria sul filmato e adattato un’orbita circolare approssimativa alle posizioni misurate. L’adattamento orbitale, per quanto grezzo, ricavato dal tracker ha espresso inclinazioni orbitali nell’intervallo 54-56 gradi. E i satelliti Starlink, a quanto pare, si trovano su orbite inclinate di 53,2 gradi. Quindi, considerando un margine minimo di errore, siamo lì. Da ciò possiamo affermare quasi con certezza che i detriti appartenevano a un satellite Starlink che rientrava.
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La SpaceX ha lanciato quarantanove satelliti in orbita bassa il 3 febbraio per rafforzare l’enorme e sempre più spaventosa costellazione internet Starlink. Ci sono però dei grossi problemi: la maggior parte di questi apparecchi sono fuori uso, e non trasmetteranno mai segnali a banda larga a causa di una potente eruzione solare. Possiamo quindi prevedere che altri frammenti di satelliti si schianteranno sulla Terra o verranno bruciati dall’atmosfera.
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