L’ultimo giorno di “abbuffate”, si tratta di una festa conosciuta in tutto il mondo che si celebra soprattutto nei paesi di religione cristiana
Carnevale è una festa speciale: c’è chi la odia e chi la ama. Alla base dei suoi festeggiamenti c’è sicuramente l’aspetto del mascheramento. L’etimologia di Carnevale è incerta, l’ipotesi più diffusa fa risalire il termine alla locuzione latina carnem levare, letteralmente “levare la carne”. Carnevale è infatti il martedì grasso (quest’anno l’1 marzo), l’ultimo giorno di abbuffate, prima dell’astinenza da carne prevista dalla Quaresima.
Una festa di origini pagane dove il caos rompe gli schemi della seria routine quotidiana
Il Carnevale è la festa della burla, del grottesco, dei mascheramenti. Si esce dalla propria “normalità” per vestire i panni di un altro personaggio. Si tratta, come la stragrande maggioranza delle feste cristiane, di una celebrazione di origine pagana. Il nostro attuale Carnevale ha come antenati le dionisiache greche e i saturnali romani, giorni in cui i irrompeva nella quotidianità con banchetti e feste in maschera per spazzare via la serietà di tutti i giorni. Il carnevale è anche il legame mistico tra mortali e mondo degli inferi. Ogni forma cambia, si muta e viene celebrata.
Carnevale in Italia: di Venezia, Viareggio e non solo…
In Italia il Carnevale gode di una veste propria. Vi dice qualcosa il “Mercante di Venezia” di Shakespeare? Ebbene, non poche opere, soprattutto di scrittori e artisti non italiani, sono state dedicate al Carnevale. A Venezia, in particolare, questa festa è il fulcro di una tradizione che perdura dal 1797. Venezia ha la particolarità di ospitare uno dei carnevali più particolari e ricercati al mondo.
LEGGI ANCHE > Sviluppo dell’ottimismo, questione di volontà e genetica
Viareggio è un’altra “patria” del Carnevale dal 1873. Se le maschere fanno da padrone a Venezia, qui, a prendere la scena, sono i carri cosiddetti “allegorici”. Essi esaltano – estremizzandoli- i volti di personaggi storici e della tradizione, nonché politici attuali, attraverso una sana ironia.
LEGGI ANCHE > Cancro al seno, analisi del DNA del tumore per prognosi e cure
Un’altra meta carnevalesca è Acireale, in Sicilia, con precisione in provincia di Catania. Particolari i carri infiorati, pieni di bellissimi fiori. Ogni regione italiana ha le sue città dedicate al Carnevale. Intorno a questa festività si celano vere e proprie “nomenclature”. Ad esempio in Irpinia (parliamo della provincia di Avellino) il termine “zeza” è utilizzato per indicare le tipiche sfilate carnevalesche in maschera accompagnate da balli e musica per le città.