Da sempre si usa scambiarsi, a San Valentino nel giorno degli innamorati, bigliettini con frasi d’amore, ecco da dove deriva questa tradizione
San Valentino ricade ogni anno nel giorno 14 febbraio ed è la festa dedicata a tutte le persone innamorate. C’è chi la ama e chi la odia. Indovinate la stragrande maggioranza di queste ultime chi sono? Un indizio: “festeggiano” l’11 novembre, ma non hanno l’usanza di scambiarsi messaggi d’amore. La tradizione di destinare al proprio amore un messaggio dolce è di origine inglese…
Come per tantissime altre ricorrenze, anche quella di San Valentino è una festività cristianizzata. L’origine deriva dai Lupercalia, festa purificatoria romana che si celebrava nei giorni nefasti di febbraio in onore di Luperco, protettore del bestiame contro attacchi dei lupi e del dio Fauno. Ma le fonti differiscono, un’altra versione vedrebbe i Lupercalia come i giorni della celebrazione dell’allattamento di Romolo e Remo da parte di una lupa sul Palatino. Ad ogni modo la festa si celebrava in un momento dell’anno in cui i lupi affamati assaltavano ovili e greggi. San Valentino di Terni è subentrato solo dopo. Papa Gelasio I nel 496 ha tentato forse di cristianizzare i Lupercalia facendo ricadere in quel giorno la celebrazione di questo santo.
Nel giorno di San Valentino i bambini inglesi hanno l’usanza ormai diffusasi in tutto il mondo di celebrare – con bigliettini e dolciumi – il proprio affetto verso i compagni di classe. Infatti, la letteratura cinematografica inglese è piena di scene in cui si vedono piccoli studenti creare una lettera d’amore dall’iconica busta rossa e consegnarla al proprio compagno preferito.
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A questo gesto si accompagna una vera e propria festa che celebra l’amore con dolciumi e frasi d’amore, il tutto caratterizzato da immancabili cuoricini rossi fatti di cartoncino, palloncini o semplicemente disegnati sulle lavagne delle aule. Questa tradizione, seppur in maniera diversa, si è diffusa in ogni nazione.
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In Italia c’è un vero e proprio giro economico dietro i prodotti di San Valentino. Gli oggetti più comunemente donati – oltre ai bigliettini – sono fiori e cioccolatini e, per i più romantici, gioielli e viaggi da condividere insieme. Simbolo dell’Italia innamorata sono i tipici cioccolatini di Perugia, dalla loro forma inconfondibile e dal messaggio d’amore nascosto nell’incarto. Famosi in tutto il mondo, codesti dolci veterani compiono ben 100 anni. Non tutti sanno che possono essere mangiati anche dai celiaci -perché senza glutine. e soprattutto che nascono da scarti. Sì, proprio così. Gli avanzi di granella di nocciole ispirò la creazione di questo iconico cioccolatino, reso più elegante da una nocciola intera centrale e dall’abito argentato. Hanno un’unica controindicazione: in quantità eccessive fanno ingrassare coppie innamorate e single, senza discriminazione alcuna!
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