Il naso fa parte dell’apparato respiratorio, sta al centro del viso sporgendo da esso con una funzione non solo respiratoria
Non si fa caso spesso a quanto sia complessa la macchina chiamata “corpo umano”. Ogni suo singolo pezzo è stato studiato per adattarsi anatomicamente al complesso. Il naso è la prima parte delle vie respiratorie, si trova al centro del viso e ha una funzione respiratoria appunto e anche olfattiva. La domanda però sorge spontanea: se l’aria finisce poi per confluire, a cosa serve avere due narici?
Abbiamo due narici separate e gli scienziati hanno capito perché. I due fori servono poiché li usiamo separatamente disattivando di tanto in tanto l’una o l’altro. Da alcuni studi emerge ci sia distinzione tra la narice che usiamo per le sostanze ad alto assorbimento e quella che adoperiamo per quelle sostanze a lento assorbimento. Riusciamo a percepire un odore a basso assorbimento attraverso il foro nasale che non è occupato da flusso d’aria forte. Al contrario, un composto ad alto assorbimento viene subito percepito anche da una narice che si trova sottoposta ad alto flusso d’aria. Pertanto, trovandoci ad odorare un composto fatto da 50% sostanza ad alto assorbimento e 50% sostanza a basso assorbimento succederà che prevarrà la sostanza a basso assorbimento – se annusato tramitela narice a basso flusso d’aria -. Viceversa, annusando il composto con la narice a basso flusso d’aria diremmo prevarrà la sostanza a basso assorbimento.
Non tutti abbiamo lo stesso naso come non tutti percepiamo gli odori allo stesso modo. L’anatomia è uguale però, la forma è frutto di genetica e di tanta fortuna o… Delle sapienti mani del chirurgo plastico!
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Scherzi a parte, esistono veramente tante tipologie di nasi. Tra le più conosciute: greco, socratico, augusteo e il famosissimo aquilino. Il greco è un po’ artefatto, difficile da trovare in natura, alla stregua delle statue greche, il naso continua in modo retto con la fronte. Il socratico richiama il grande pensatore del passato, Socrate appunto. Esso è concavo e con la punta all’insù (basta guardare le statue di Socrate). Il naso augusteo – riscontrabile nelle statue dell’imperatore romano Ottaviano Augusto – è rettilineo con la punta un po’ protesa in avanti. Il naso aquilino è una caratteristica che aveva anche Dante. La sua forma ricorda il becco di un uccello, l’ aquila: curvo e puntato evidentemente all’ingiù. Poi ci sono i nasi larghi con narici importanti, quelli regolari, quelli a patata… Insomma per tutti i gusti!
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Parlando di odori, si può dire con certezza che non tutti amino gli stessi profumi. I ricercatori però hanno puntato i loro studi su un fattore importante: distinzione tra odori buoni e odori cattivi. Ci sono alcuni odori che – proprio per evoluzione della specie – percepiamo come “cattivi” (ad esempio quelli di carne in putrefazione). Altri che reputiamo “buoni” come quelli legati al cibo e al sesso. Si tratta di una separazione meccanica – acquisita durante tutta l’evoluzione – tra ciò che è costituisce pericolo e ciò che è piacevole.
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