Egitto: ricompaiono gli antenati di Tutankhamon

Gli scavi egiziani regalano ancora reperti spettacolari che riportano alla luce gli avi di Tutankhamon. Scoperte che risalgono a più di 3.400 anni fa. Vediamo di cosa si tratta!

Sfingi del faraone Amenhotep III, nonno di Tutankhamon – curiosauro.it

Il nonno di Tutankhamon

La scoperta sensazionale riguarda due grandi statue a forma di sfinge: queste rappresentano il faraone Amenhotep III, il nonno di Tutankhamon, e hanno una lunghezza pari a quella di un minibus. Sono in calcare, e sono state scoperte durante una missione archeologica egizio-tedesca a Luxor (l’antica città di Tebe).

Amenhotep III era considerato il sovrano egizio della pace e della prosperità e, durante il ritrovamento guidato da Horig Sorosian, è stata individuata una correlazione storica con il festoso cerimoniale per il giubileo reale. L’indagine ha poi portato alla scoperta anche di tre sculture che rappresentano la dea Sekhmet, divinità della guerra, delle epidemie e delle guarigioni, ritratta proprio con la testa di leone su un corpo di donna. 

Sfingi del faraone Amenhotep III, nonno di Tutankhamon – curiosauro.it

L’amore per gli avi di Tutankhamon

Le due colossali statue del nonno di Tutankhamon, Amenhotep III, hanno un copricapo a forma di mangusta e un’ampia collana. Sul petto di una di loro si trova un’iscrizione che recita l’amato di Amon-Ra che si riferisce al regno di Amenhotep III. La sua reggenza viene ricordata proprio per il periodo di pace e prosperità che la caratterizzò.

Durante gli scavi sono stati rilevati anche i resti di pareti e colonne decorate con scene cerimoniali e rituali. Secondo gli archeologi, il tempio che le ospitava sarebbe antecedente al 1.200 a.C. e avrebbe ospitato un gran numero di statue e decorazioni murali, prima di essere distrutto da un devastante terremoto.

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Le feste nel tempio

I murali ritrovati nel peristilio (cioè il portico o il cortile interno) ritraggono scene dell’Heb-Sed, una cerimonia ripetuta ogni tre anni per celebrare il governo di un faraone. Horig Sorosian, capo della missione, spiega che:

Heb-Sed era una delle feste più importanti per gli antichi egizi. Il re stava seduto sul trono circondato da una folla felice ed eccitata, che aspettava il suo discorso sui primi 30 anni di regno (il giubileo reale). L’augurio che veniva fatto per quella occasione era di poter avere un’altra reggenza altrettanto lunga, prospera e opulenta come la precedente”.

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Il sovrano faceva delle offerte agli dei e correva su una pista del cortile. Questa corsa veniva fatta per dimostrare la propria prestanza fisica e la propria forza, caratteristiche necessarie per poter garantire altri 30 anni di regno.

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