Messo a punto un test genomico per una specifica analisi del cancro al seno che aiuta a capire quale siano le cure più appropriate in base al paziente
Buone notizie per il mondo dell’oncologia. Le ultime ricerche hanno portato ad un nuovo test genomico capace di analizzare il DNA del tumore al seno. Un metodo che porterebbe all’individuazione della corretta diagnosi del cancro e le specifiche cure da adoperare. Evitando così di incorrere in cure non adatte a tutti.
HER2DX per guidare i medici verso il corretto trattamento oncologico
Gli studi sono stati condotti dall’Università di Padova e Barcellona e hanno permesso di individuare un nuovo approccio verso i malati di tumore al seno. Quasi 60 mila le donne che si ammalano di tumore al seno ogni anno, di queste circa 8 mila presentano un HER2. Questo significa che si trova molto espressa una proteina, la HER2, che è la causa della crescita esponenziale delle cellule tumorali. A seguito del test genomico si è in grado di individuare il tipo di tumore, il trattamento più adatto e la prognosi.
Maggiori strumenti e più cure per debellare il cancro. La prevenzione resta sempre l’arma più forte
I test genomici hanno la possibilità di rendere personalizzate le cure favorendo un decorso migliore e una migliore e più mirata risposta ai farmaci. Ci sarebbe così la possibilità di rendere ancora più superabile la diagnosi di questo specifico cancro al seno.
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La prevenzione resta in prima linea. Si comincia da giovani, almeno dai 20 anni in poi, con controlli annuali al seno eseguiti da uno specialista senologo ed ecografia. Dai 50 anni in poi – o in specifici altri casi nelle più giovani – è consigliato fortemente sottoporsi a mammografia.
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Si ricorda che per le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni è gratuita ogni due anni. Inoltre esistono screening oncogenetici per le forme familiari di carcinoma mammario per individuare la possibile mutazione dei geni BRCA 1 e BRCA 2.