Il sonno è importante per tutti gli esseri umani, poco o troppo poco può compromettere le normali funzioni vitali. Ma ecco perché i più piccoli riposano così spesso
Il sonno è una delle fasi più importanti della giornata. Si dice bene che dormire male una sera compromette l’indomani e i giorni seguenti. Ma sarà così per i neonati? Ci accorgiamo che i nuovi arrivati hanno bisogno di un quantitativo di ore in più di riposo al giorno rispetto agli adulti. Un articolo pubblicato di recente su Knowable ha ha evidenziato il ruolo cruciale del sonno nei più piccoli…
Sonnellini, fondamentali per l’apprendimento precoce
Molti e decennali gli studi sulle funzioni del sonno negli adulti, ancora poche le ricerche riguardano i neonati. Un neonato venuto al mondo da pochi giorni ha lo scopo di adattarsi al nuovo ambiente, secondo William Fifer, neuroscienziato dello sviluppo presso l’Irving Medical Center della Columbia University di New York. Eppure dormono per tanto tempo al giorno, circa il 70% della giornata. Allora gli scienziati hanno indagato su questo aspetto. I neonati dormirebbero dalle 16 alle 18 ore al giorno in maniera causale. Solo dopo i primi sei mesi iniziano a capire la differenza giorno-notte. E a due anni di vita i bambini si stabilizzano facendo al massimo un pisolino al giorno. Il sonno sarebbe di fondamentale importanza per l’apprendimento precoce delle parole. Uno studio ne è la prova. Mostrando a dei neonati degli oggetti e chiamandoli con nomi strani, gli stessi hanno avuto delle reazioni visibili attraverso encefalogramma. Dopo un po’ gli scienziati hanno riproposto le immagini abbinate al nome dell’oggetto. La risposta mostrata dall’ EGG ha evidenziato cali di tensione verificatesi quando volutamente sono stati presentate associazioni (oggetto-parola) sbagliate.
Migliori risultati ottenuti dai neonati che avevano riposato prima di sottoporsi al test
I migliori risultati sono stati ottenuti da quei neonati che, prima di sottoporsi al test, avevano dormito. Il sonno ha favorito l’apprendimento dell’associazione oggetto-parola.
LEGGI ANCHE > Pap Test del futuro quello in grado di rilevare anche il cancro al seno
Gli scienziati, attraverso lo studio dei diversi EGG, hanno rilevato un particolare aspetto in quei bambini piccoli che avevano fatto un sonnellino prima del test. Si tratta di “fusi del sonno”: esplosioni rapide di attività elettrica associate ad onde ente regolari che favoriscono il consolidamento di ciò che si è appreso durante il giorno negli adulti. I bambini riescono a sperimentare molte più onde lente rispetto agli adulti.
LEGGI ANCHE > Cancro, mangiare tante fibre aiuta la risposta dell’immunoterapia
Il bisogno di fare pisolini però diminuisce con l’età. Nonostante non ci siano ancora risposte certe per questo comportamento, si ipotizza che lo sviluppo dell’ippocampo allontani la transizione dal sonnellino regolare. Infatti l’ippocampo è una struttura cerebrale fondamentale per plasmare nuovi ricordi. Nei più piccoli è come se si “riempisse” prima, alla stregua di un cestino che va svuotato più spesso. Nei più “grandi” questa necessità diminuisce.