L’uomo non può subire passivamente tragedie e situazioni di disagio ed emergenza: la sua razionalità lo spinge ogni volta a inventare metodi e strumenti per proteggersi e aumentare le sue possibilità di sopravvivenza. Ecco com’è nata la capsula salvagente Duckweed Survival House, pensata per essere utilizzata durante tsunami, inondazioni e naufragi.
Duckweed Survival House: un rifugio di emergenza in mare
La Duckweed Survival House è stata realizzata qualche anno fa da due designer cinesi per salvare e proteggere le persone in caso di inondazioni e tsunami. Funziona come un rifugio di emergenza galleggiante super efficiente. Il progetto nasce appunto per incrementare al massimo il tasso di sopravvivenza delle persone in difficoltà e agevolare i soccorsi in situazioni di disastro naturale.
A chi può essere utile? A tutte quelle persone che vivono vicino alle coste, in aree sottoposte a disserti idrogeologici o in luoghi dove tsunami e alluvioni sono purtroppo eventi comuni. Come il Sud-Est asiatico, il Giappone e il Sud America.
Una capsula inaffondabile
La capsula è progettata per rimanere in posizione verticale indipendentemente dalla superficie su cui si trova. Se il mare è molto mosso, la Duckweed Survival House non si capovolge. Galleggia su acque più o meno dense senza imbarcare liquidi. Questo grazie a una camera ad aria ad anidride carbonica ad alta pressione incorporata che ne garantisce la stabilità e la rende facilmente e istantaneamente gonfiabile.
Pur essendo chiusa ermeticamente, la pensilina galleggiante ha una presa d’aria sul tetto che lascia entrare ossigeno. Inoltre, ha in dotazione uno stelo subacqueo con un serbatoio del gas, la cui funzione principale è quella di stabilizzare la capsula. Una pellicola a osmosi inversa posta vicino alla base dello stelo permette di immagazzinare acqua da trasformare in acqua potabile fresca. I passeggeri della Duckweed Survival House possono accedere a questa riserva tramite una fessura cernierata posta sul pavimento.
In più, la Duckweed Survival House rivela un colore fluorescente che consentirà ai soccorritori di identificare più facilmente l’alloggio, anche di notte.
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Ma non è finita qui. Il rifugio galleggiante può essere attaccato ad altri rifugi per formare una struttura più grande, e rimanere così in gruppo.
La zattera di salvataggio del futuro
Tutte queste caratteristiche hanno permesso alla Duckweed Survival House di vincere il Red Dot award 2015 , un premio assegnato ai migliori design internazionali dell’anno. Molti enti di pubblica sicurezza e di protezione civile hanno già in dotazione questi rifugi, soprattutto in Asia.
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Insomma, questa zattera di salvataggio è uno strumento quasi perfetto in situazioni di emergenza. Chi vive in zone a rischio può sentirsi più al sicuro grazie a questo gonfiabile che garantisce la sopravvivenza. Chi si rifugia nella Duckweed resta a galla, idratato e asciutto mentre affronta grandi disastri. Non è poco.