In Svizzera, sul monte Etzel, vi potrebbe capitare di incontrare uno strano quadrupede. Si chiama ANYmal, ed è un robot. Questo sofisticato sistema robotico quadrupede è stato progettato e realizzato dall’ETH di Zurigo. Ma a quale scopo?
Il robot a quattro zampe ANYmal è in grado di muoversi con agilità all’aria aperta, di valutare e superare ostacoli, di adattarsi a ogni tipo di terreno e di resistere alle intemperie. Per questo è stato addestrato e testato sul monte Etzel, in Svizzera. Esiste forse un luogo più indicato di una montagna alpina per mettere alla prova la mobilità di una componente robotica?
In montagna il terreno è in pendenza e scivoloso, ci sono le scale, le rocce, i sentieri stretti, i boschi, le radici scoperte, le zone ghiacciate e pure l’erba alta! Insomma, sembra un’area perfetta per testare un robot come ANYmal, il prototipo a quattro zampe creato dal Robotic Systems Lab dell’ETH di Zurigo.
Tutti i robot rivelano problemi di equilibrio e stabilità: il movimento è il loro punto debole. La loro percezione visiva si basa infatti su dei sensori che possono essere ostacolati o ingannati. E le loro gambe sono progettate per specifici contesti: non sanno adattarsi.
Su una montagna, per esempio, le informazioni che i robot raccolgono con i sensori possono spesso essere limitate dall’erba alta, dalla neve, dall’irregolarità del terreno, e così via. Prendiamo i rover che esplorano la Luna: si fermano di continuo, si bloccano, vanno in tilt, rallentano. In due parole, non procedono mai con fluidità.
Ma un robot come ANYmal sa invece decidere da solo quando fidarsi della percezione visiva dettata dai sensori e andare avanti rapidamente e quando invece è meglio procedere con cautela e a piccoli passi. Ciò è possibile grazie a una nuova tecnologia di controllo.
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Per aiutare ANYmal a esplorare rapidamente anche gli ambienti più irregolari, il team svizzero ha utilizzato una tecnologia di controllo innovativa e promettente, sviluppata dallo spin-off di ETH ANYbotics, che è in pratica basata su una rete neurale.
Grazie a uno specifico controller, ANYmal ha imparato a combinare la sua percezione visiva con la sua propriocezione, ossia con la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio insieme allo stato di torsione delle proprie giunture, senza il supporto della vista. Da ciò si ottiene una valutazione più certa dei rischi e degli imprevisti. Il team ha appunto testato l’abilità di ANYmal prima in un campo di addestramento virtuale e poi in montagna.
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ANYmal ha scalato quasi centoventi metri in mezz’ora. Nessuno lo ferma più! Una piccola scalata per un robot, un grande passo in avanti per la robotica!
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