Un ceppo di stafilococco aureo resistente alla meticillina esisteva già prima che fossero stati introdotti farmaci antibiotici
Un recente studio pubblicato sul Science ha evidenziato che un ceppo di stafilococco (resistente alla meticillina) esisteva già in epoca pre-antibiotica. Tale patogeno umano sarebbe presente da tempo nei ricci europei e in ospiti secondari poi (come bestiame e umani). La resistenza agli antibiotici di questo specifico super batterio è riconducibile alla fauna…
MRSA presente già più di 80 anni fa prima della scoperta degli antibiotici
Ci sono prove dell’incidenza negativa che ha l’uso inconsapevole degli antibiotici da parte degli esseri umani. Ma sembra non è essere tutto. Alcuni patogeni mortali per l’uomo sarebbero esistiti già più di 80 anni fa. L’epoca insomma della loro scoperta. Questo cambia le carte in tavola. L’origine dell’antibiotico-resistenza è ancora un campo minato per gli esperti. Il recente studio sottolinea l’antichità del fenomeno. Lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) causa ogni anno più di 171 mila invasive in tutta Europa.
L’uso clinico di antibiotici? No, l’origine è dell’evoluzione MRSA della fauna selvatica
Fino ad ora la causa dell’evoluzione dell’MRSA è stata correlata all’uso clinico di antibiotici. Ma non sarebbe così. «La nostra ipotesi – si legge su Science – è che l’evoluzione di mecC -MRSA sia stata guidata dalla selezione naturale nella fauna selvatica».
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Infatti è stata rilevato prima nel bestiame da latte e poi nell’uomo. Sarebbe quindi un super batterio trasmesso dai ricci europei. Il contagio è avvenuto in seguito tra animali (ricci e bestiame prevalentemente) per poi passare all’uomo. Il consiglio resta quello di fare attenzione a tutte le specie animali. C’è differenza tra animali domestici e quelli selvatici. Bisogna tutelare e rispettare tutti gli esseri viventi, questo sì.
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Ma è pericoloso – soprattutto per soggetti immunodepressi – avere contatti incauti con specie selvatiche (i ricci, ad esempio).