La sonda Cassini ha rilevato oscillazioni sospette su Mimas, la piccola luna di Saturno. Secondo l’ESA potrebbe esserci un oceano nascosto sotto la crosta ghiacciata del satellite.
Le oscillazioni rilevate durante la sua rotazione dalla missione Cassini parlano chiaro. C’è qualcosa che si muove sotto la crosta ghiacciata di Mimas. E così il satellite potrebbe essere inteso come una nuova classe di piccoli mondi che mascherano un oceano interno. A dimostrarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Icarus firmata da alcuni ricercatori americani del Southwest Research Institute.
Mimas, anche noto come Mima o Mimante, è uno dei principali satelliti naturali di Saturno. È un corpo piccolo, dal diametro di 396 chilometri. È il settimo satellite di Saturno e il ventunesimo del sistema solare per dimensione. Secondo la scienza astronomica, quindi, Mimas è il corpo celeste più piccolo con forma sferica a causa del proprio campo di gravità.
Dato che la superficie di Mimas è fortemente craterizzata, gli scienziati hanno sempre pensato che sotto la sua crosta si nascondesse altro ghiaccio. Gli altri mondi con un oceano interno, come Encelado ed Europa, tendono infatti a presentare fratture e a mostrare altri segni di attività geologica. Ma a quanto pare anche Mimas contiene un oceano, anche se lo cela. Siamo di fronte a un piccolo mondo potenzialmente abitabile nel nostro Sistema Solare? Probabilmente sì.
La ricerca si basa su una serie di simulazioni. I ricercatori hanno tenuto conto di diversi parametri. Parliamo dell’eccentricità orbitale e delle oscillazioni dell’asse di rotazione, principalmente. In base a questi dati hanno valutato se il riscaldamento mareale potesse essere compatibile con la presenza di un oceano. Cioè, hanno studiato il processo con cui le forze di marea legate all’interazione gravitazionale tra la piccola luna e Saturno riescono a dissipare l’energia orbitale e rotazionale del satellite sotto forma di calore.
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Stando ai loro calcoli, il riscaldamento mareale dovrebbe essere abbastanza grande da impedire all’oceano di congelare. Inoltre, questo riscaldamento non è così forte da sciogliere il guscio ghiacciato della superficie. In definitiva, i risultati delle simulazioni hanno confermato che il riscaldamento mareale di Mimas potrebbe produrre abbastanza energia da giustificare un oceano di acqua liquida sotto uno strato di ghiaccio spesso dai venti ai trentadue chilometri.
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In precedenza gli astronomi credevano che la bassa densità di Mimas indicasse che il corpo fosse composto soprattutto da ghiaccio, con solo una piccola quantità di roccia pura. Credevano anche che l’attrazione mareale esercitata da Saturno influenzasse solo la forma di Mimas, che appare come un ellissoide (con un asse maggiore circa il 10% più lungo di quello minore).
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