Il rover cinese Yutu-2 avrebbe fatto una strana scoperta sul lato oscuro della Luna… A quanto pare la superficie sulla faccia nera del satellite è appiccicosa! Che vuol dire? Che il suolo, da quel lato, è umidiccio e melmoso, quindi molto più vischioso del terreno che si trova sul lato rivolto alla Terra.
Come sappiamo, il rover lunare cinese Yutu-2 ha cominciato da pochi giorni l’esplorazione della faccia scura della Luna. Dopo tre anni dal suo arrivo sul satellite, il rover si sta quindi dedicando a svelare uno dei misteri più antichi e affascinanti del cielo: com’è fatta la faccia nascosta della Luna? La prima inaspettata scoperta ci ha un po’ spiazzati. Secondo Yutu-2 la superficie sul lato oscuro della Luna è più appiccicosa del normale.
La scoperta è arrivata dopo che gli scienziati, guidati da un team dell’Harbin Institute of Technology nella Cina nord-orientale, hanno trovato molti residui di suolo appiccicati sulle ruote del rover lunare Yutu-2. Il bilancio non è arbitrario. I ricercatori hanno confrontato i residui che sono rimasti attaccati sulle ruote di Yutu-2 con quelli che avevano inquinato i meccanismi del suo predecessore, il rover Yutu, che era stato portato sul lato vicino della Luna (quello rivolto verso la Terra) da Chang’e 3 nel 2013.
A quanto ne sappiamo Yutu-2 ha subito eventi di slittamento nel suo procedere. E ciò indica che il terreno lunare è relativamente piatto su larga scala ma comunque disseminato di piccoli avvallamenti. Ma dopo che la Chang’e 5, la navicella spaziale cinese, ha restituito dei campioni di suolo alla Terra abbiamo anche scoperto che nel suolo lunare c’è dell’acqua.
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Di fatto, Yutu-2 è il primo rover ad essere atterrato sul lato oscuro della Luna. Prima di questo rover, diverse sonde lunari hanno scattato foto della zona scura, ma nessuna delle telecamere in dotazione a quelle componenti possedeva una risoluzione sufficientemente buona per recuperare informazioni rilevanti sul suolo lunare. Quindi non ci sono stati studi preliminari sul suolo della parte oscura del nostro satellite naturale prima dell’arrivo di Yutu-2. Ecco perché la notizia riguardante l’appiccicosità del terreno è una novità per tutta la comunità scientifica.
Era plausibile che il terreno lunare oscuro fosse così appiccicoso? Sì, secondo molti astronomi. Questo lato del satellite è infatti esposto all’azione quasi continua di agenti atmosferici più violenti. Subisce l’impatto di meteoriti e non ha in pratica una grande protezione da venti spaziali e detriti. Forse, il calore intenso provocato dagli impatti ha potuto sciogliere il terreno, che poi si è fuso con frammenti di roccia e minerali vicini per formare piccoli grumi.
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Di base, ora possiamo sfruttare questi nuovi dati per confrontare le proprietà del suolo in diverse regioni della Luna. Questa scoperta, apparentemente marginale, ci fornisce insomma informazioni su come migliorare il design dei rover lunari per prepararci a future missioni che insisteranno sempre nell’esplorazione del lato oscuro del satellite. Per esempio, gli ingegneri potrebbero sviluppare dei rover più adatti alla vischiosità del terreno. E chissà se i Pink Floyd avevano immaginato che la loro dark side of the Moon fosse appiccicosa!
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