Perché alcune persone sono più suscettibili di ammalarsi di Covid e altre meno? Ce lo spiega la scienza, che ha già la risposta pronta!
Gli antenati del Covid
Sarebbe un antenato funzionale degli anticorpi a determinare il motivo per il quale alcuni individui sono meno suscettibili a contrarre il Covid, o manifestano effetti blandi nel caso contraessero la malattia. Questi anticorpi rappresentano un nuovo meccanismo di resistenza che l’organismo manifesta nei confronti del Sars-Cov2, e la loro scoperta è una possibilità importante per la creazione di nuovi farmaci.
La proteina, su cui gli studiosi dell’Istituto Humanitas e dell’Ospedale San Raffaele di Milano si sono focalizzati con le ricerche, si chiama Mannose Binding Lectin (Mbl), e fa parte degli antenati funzionali degli anticorpi di cui si parlava in precedenza. Questo gruppo di proteine è in grado di aggredire il virus del Covid con modalità simili a quelle dei veri anticorpi (che fanno comunque parte dell’immunità innata).
Il Covid e l’immunità innata
L’immunità innata è la prima linea di difesa che il nostro organismo mette in campo per combattere virus, batteri e altri elementi che lo potrebbero danneggiare. Fanno parte di questo tipo di immunità alcune cellule del sistema immunitario che, attraverso vari processi, aggrediscono gli agenti patogeni, dando una prima risposta tempestiva in caso di attacco.
Durante questa prima fase, l’organismo ha il tempo di attrezzarsi entrando nella modalità dell’immunità adattiva: qui entrano in campo gli anticorpi veri e propri per una difesa mirata del corpo. Esiste, poi, l’immunità umorale, costituita anche dalla proteina Mbl, in cui la maggior parte delle molecole sono circolanti. L’immunità umorale fa parte dell’immunità innata.
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Mannose Binding Lectin
La proteina Mbl si lega alla proteina Spike del Covid e riesce a bloccarla. Gli studiosi hanno constatato che è capace di fermare tutte le varianti Sars, anche Omicron. Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas e docente alla Humanitas University, spiega che:
“Mbl riesce a fare questo perché si aggancia a determinati zuccheri della proteina Spike, che rimangono sempre uguali indipendentemente dalla variante. Attualmente stiamo procedendo a ottimizzarla per capire se sarà possibile trasformarla in un farmaco. La strada è lunga ma è importante cercare di avere altre armi a disposizione contro il virus. Fra l’altro, Mbl è già stata infusa da altri ricercatori e clinici come terapia in soggetti con completo deficit genetico ed è stata ben tollerata”.
La Mannose Binding Lectin potrebbe essere utilizzata anche come marcatore del grado di severità del Covid-19. Si è riscontrato, infatti, che varianti genetiche producono quantità di Mbl diverse in base alla gravità della malattia. Questo rappresenta un passo importante per una comprensione maggiore di quali siano i caratteri genetici che influenzano la suscettibilità del virus.
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L’importanza del vaccino
La domanda che in molti si pongono riguarda proprio l’importanza del vaccino. Se abbiamo già dei farmaci a disposizione perché continuare a vaccinarsi? Il professor Mantovani dà una risposta chiara in merito:
“Continuare a vaccinarsi è fondamentale perché nessun farmaco può competere per efficacia e sostenibilità con un vaccino. In più, è bene ricordare che anche se la risposta immunitaria è sempre più importante nel combattere la malattia, ci sono ancora individui che non riescono a cavarsela da soli. L’infezione presenta un alto tasso di variabilità fra le diverse persone”.