L’emancipazione sessuale e la liberazione dell’uomo dai tabù religiosi, formali e sociali hanno portato all’esplosione di nuove pratiche sessuali non convenzionali. Si parla spesso di sesso kinky. Sapete che cos’è?
Che cosa intendiamo con l’aggettivo kinky?
L’aggettivo kinky deriva dal termine inglese kink (tradotto: nodo, curva) e si riferisce a un’ampia gamma di pratiche sessuali non convenzionali, precedentemente intese come perversioni, utilizzate dai soggetti inclini a forme trasgressive di piacere per rafforzare la complicità e l’intesa del rapporto di coppia. Il medium principale e il fine di queste pratiche corrispondono: si tratta di dar libero sfogo alla fantasia sessuale. Di solito il concetto di kinky si oppone a quello di vanilla, che rappresenta invece una sessualità più convenzionale.
I rapporti kinky, in pratica, si basano su pratiche sessuali più spinte e giochi di ruolo. Si va dal BDSM al bondage, dallo spanking al pony-play. Ma non c’è connessione diretta con le depravazioni che sfociano nella violenza o con le pratiche feticistiche. Il kink è di norma un tipo di esperienza che si vive in coppia, consensuale, mentre il feticismo è più legato a un’ossessione sessuale verso una singola parte del corpo o un oggetto.
Ma chi decide qual è il confine preciso fra manifestazioni di una sessualità convenzionale e non convenzionale? La separazione è aleatoria e non universalmente condivisa. Fino a qualche anno fa, tutte le pratiche non conformi con la sessualità ordinaria e accettata dalla società e dalla religione erano considerate come perversioni. Oggi, però, la sessuologia e la psicologia hanno smesso di utilizzare questa categoria fortemente dispregiativa. Specie all’interno della coppia, si preferisce utilizzare il termine kink, o parafilia, che suona più accettabile, in quanto scevro dalle connotazioni negative che possono essere associate al termine deviazione.
In generale il sesso kinky può essere inteso come una megacategoria che raccoglie in sé numerose trasgressioni e stravaganze sessuali. Il termine è diventato famoso grazie al libro e al film 50 sfumature di grigio.
Piegamento o modifica del comportamento sessuale
Non è una deviazione né una perversione, ma è un piegamento, ossia una distorsione voluta e morbida del comportamento sessuale, per allontanarsi da costumi e inclinazioni tradizionali. Ecco perché si parla di nodo.
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In uno studio pubblicato nel 2016 è venuto fuori che quasi la metà degli intervistati era interessata a una qualche forma di parafilia (ossia un’atipicità psichica nella ricerca del piacere e della soddisfazione sessuale); e circa un terzo si era impegnato in comportamenti esplicitamente kinky almeno una volta nella vita.
La sessualità atipica si declina soprattutto sotto forma di esperienze consenzienti di BDSM, dominazione e sottomissione, sadismo e masochismo, rapporti a tre, uso di sex toys. Diffusissimi sono i giochi di ruolo. Il problema è che conosciamo poco di questo universo così diffuso, e quindi le condanne sono sempre pregiudiziali e fuori fuoco. I comportamenti sessuali non convenzionali, definibili come comportamenti kinky, sono stati studiati quasi esclusivamente attraverso studi di casi clinici e criminali. Ma negli ultimi anni qualcosa si sta muovendo.
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A quanto pare, una delle forme più comuni di sesso kinky prevede la creazione di scenari immaginari che possono includere feticci comuni (come piedi e scarpe, pelle o gomma, indumenti vari). Molto diffusi sono anche il voyeurismo e l’esibizionismo. Si tratta del piacere di spiare qualcuno mentre si spoglia o mentre fa sesso, oppure di fare sesso in un luogo pubblico. Secondo uno studio americano, il 35% degli adulti intervistati è interessato al voyeurismo. E mica è poco!