Continuano le ricerche su una strana e misteriosa stella pulsante rivelata da un gruppo di cercatori australiani a soli quattromila anni luce di distanza da noi, all’interno della Via Lattea… All’inizio si pensava a un errore. Pareva strano avere a che fare con una sorgente luminosa che ripeteva la sua radiazione con una periodicità così precisa, ogni 18,8 minuti, e persisteva ogni volta per circa un minuto…
La stella pulsante che abbaglia il cielo
I ricercatori avevano immaginato che potesse essere un segnale artificiale, come un satellite. Ma era impossibile che fosse così, dato che il corpo rimaneva sempre nella stessa zona, in movimento con le stelle e il sole. Ma come e quando è stata scoperta questa stella pulsante?
Lo scopritore è Tyrone O’Doherty, uno studente della Curtin University, in Australia occidentale. Il giovane astronomo stava utilizzando il telescopio Murchison Widefield Array (MWA) per testare una nuova tecnica da lui sviluppata. E così, l’anno scorso, ha identificato un oggetto davvero molto particolare. L’MWA è un telescopio con un immenso campo visivo e capace di captare tutte le onde radio.
E così, dopo vari mesi di ipotesi e ricerche, sappiamo di avere a che fare con un oggetto che sta rilasciando una gigantesca quantità di energia al ritmo di tre volte all’ora. Un fenomeno diverso da qualsiasi altro mai analizzato prima. Potrebbe dunque essere una stella di neutroni o una nana bianca dal campo magnetico ultra potente. Ruotando su se stessa, la stella misteriosa e pulsante emette radiazioni che arrivano fino alla Terra ogni venti minuti all’incirca. E, stando ai dati raccolti, si tratta di uno degli impulsi radio più luminosi del cielo.
Lo studio di Natasha Hurley-Walker
L’astrofisica Natasha Hurley-Walker, del Centro internazionale di ricerca in radioastronomia (ICRAR, Australia), è la firma principale dello studio pubblicato su Nature. Proprio lei ha spiegato che non c’è nulla di noto nel cielo che si comporti allo stesso modo di questa stella. In più, il corpo è interessante anche per la sua prossimità: la stella pulsante è abbastanza vicina alla Terra. Si trova a quattromila anni luce di distanza.
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Le ricerche per poter dare una spiegazione a questa stella sono state effettuate sincronizzando l’osservazione dello spazio con quattro diversi radiotelescopi e un telescopio spaziale. Secondo la Hurley-Walker la stella è un transient, ovvero un transitore. Si parla di transitori, di norma, quando si osserva la morte di una stella massiccia o l’attività dei resti che lascia dietro sé.
In letteratura astronomica ci sono due tipi di transitori. I transitori lenti, come le supernove, che appaiono nel corso di pochi giorni e scompaiono dopo alcuni mesi. E poi ci sono i transitori veloci, come le stelle di neutroni chiamate pulsar, che si attivano e si spengono in pochi millisecondi o al più secondi. Qui invece abbiamo a che fare con qualcosa di nuovo: una luce che si accende per un minuto ogni venti.
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Secondo gli studi, l’oggetto misterioso è incredibilmente luminoso, ma più piccolo del Sole. In base alle onde radio altamente polarizzate che emette possiamo ipotizzare la presenza di un campo magnetico estremamente forte. Per cui, la Hurley-Walker ha ipotizzato che la stella pulsante sia un magnetar a periodo ultra lungo. Vale a dire, un tipo di stella di neutroni che ruota lentamente e di cui avevamo soltanto ipotesi teoriche di esistenza. Nessuno si aspettava di trovarne una!