Pandemia, a 7 anni la prima mestruazione a causa di stress, ansia e vita sedentaria
Per pubertà precoce si intende il raggiungimento della piena capacità riproduttiva prima del normale. Il periodo di transizione dall’infanzia all’adolescenza si verifica normalmente nelle femmine dai 10/11 anni in su e nei maschi dai 13/14 anni. Recenti dati mostrano come sia cresciuta la percentuale di pubertà precoce soprattutto per le bambine…
Un aumento del 122% di questa malattia rara che preoccupa gli esperti
Uno studio curato da un team di esperti italiani dell’ Ospedale Bambino Gesù con i centri di Endocrinologia pediatrica dell’Ospedale Gaslini di Genova, del Policlinico Federico II di Napoli, dell’Ospedale Pediatrico Microcitemico di Cagliari e della Clinica Pediatrica Ospedale di Perugia. La pubertà precoce è aumentata del 122%, questo vuol dire che sono cresciuti i casi in cui si manifestano disordini della riproduzione e dello sviluppo puberale. Quest’ultimo, arrivando prima, comporta una crescita in altezza repentina, che si arresta prima del tempo. Risultato? Il soggetto sarà meno alto della media. Ma non si tratta solo di statura. La pubertà precoce compromette negativamente i processi di crescita con un’eccessiva produzione ormonale da parte dei testicoli o delle ovaie.
I maschi meno colpiti, ma parte tutto dal cervello. La pandemia ha cambiato tutto…
Non si conosce ancora la causa del perché siano maggiormente colpite le bambine. Di sicuro la pubertà precoce se si verifica da sempre prevalentemente nei soggetti di sesso femminile. Non che i bambini siano esenti, ma le percentuali attestano di fatto rischi maggiori per le bambine.
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L’ipotesi è che i cambiamenti della pubertà siano dipendenti dalla produzione di ormoni. Questi sono prodotti dalla ghiandola ipofisaria, gonadotropine. Le cause sono da ricercarsi nel cambiamento dello stile di vita dall’inizio della pandemia in corso. L’uso di dispositivi elettronici come tablet, tv, pc e smartphone hanno provocato il diffondersi di un comportamento generalmente sedentario tra i bambini.
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Questo fattore associato ad una dieta ricca di grassi, carboidrati e cibi industriali ha influito negativamente sui processi di sviluppo dei bambini. Una vita meno all’aria aperta e senza socializzazione ha comportato stress e ansia. Tutti fattori incidenti sulla produzione ormonale.